Repubblica 20.3.04
Una mostra ne racconta l´epopea nell´arte, svela i segreti del malocchio e degli amuleti, narra il tragico destino delle "autrici di malefici"
Streghe, tra storia e New Age
Così sopravvive la leggenda di queste donne misteriose e perseguitate
Ha condizionato la cultura occidentale, l'Inquisizione è durata quasi fino a metà 800
di MARINA CAVALLIERI
ROMA - È stata la Matrigna di Biancaneve e la Regina Cattiva, ma anche una vecchia deforme accompagnata solo da una civetta, in fuga notturna con la sua scopa. È stata una guaritrice di campagna vittima dell´Inquisizione, torturata, bruciata, tra una folla festante, sul rogo. E una fanciulla perfida e tentatrice. È vissuta in Abruzzo e a Salem, nello Yucatan e a Benevento. È stata una presenza da cui difendersi con amuleti, un mistero da cui stare lontani, un nome da pronunciare con prudenza, evocatrice di qualcosa che a molti spaventa ancora.
«Le streghe nella pittura, nel leggendario popolare, nella storia e nel cinema» è una mostra che si tiene da oggi al 3 ottobre nel museo di Picciano, in provincia di Pescara, al Museo delle Tradizioni e Arti contadine. I curatori non hanno trascurato nulla, creando un percorso storico e scenografico che contiene tutto quello che va sotto il nome misterioso e terribile di stregoneria. Il primo impatto è la brutta ma rassicurante strega di Biancaneve, alla sua destra un corvo imperiale, collezione di fine 1800; si attraversano poi le tradizioni e le credenze contadine, si passa attraverso i cupi dipinti di Bosch e Brueghel, si ricostruisce il significato delle streghe nel mondo pagano, longobardo, normanno fino ad arrivare alla Santa Inquisizione. Si finisce là dove molte sono finite, sul Rogo.
«Come museo avevamo fatto una mostra sul lupo abruzzese e i briganti non potevano che finire con le streghe, erano queste le tre presenze costanti nei racconti popolari», spiega Franco Di Silverio, coordinatore generale. «La strega ha condizionato tutto il mondo occidentale, in Spagna c´è stata l´Inquisizione fino al 1834. Del resto basti pensare a quella che era la vita fino all´inizio del secolo scorso, ad un bambino di notte, in una culla, al freddo con la tosse e la difterite, non c´era niente di più logico che accusare le streghe, era colpa loro se la morte veniva a portarselo via».
Ma la storia delle streghe è molto più complessa, ancora difficile da decifrare, s´intrecciano medicina e magia, storia e superstizione, cronaca e leggenda. «Le streghe erano personaggi che uscivano un po´ dalla norma, erano le guaritrici, le conoscitrici delle antiche cure erboristiche, le ostetriche», dice Adriana Gandolfi, ricercatrice etnografica. «Oggi le "streghe" come depositarie di un antico sapere resistono in alcuni paesi di campagna ma sono residuali. Il resto è una moda New Age, un´istanza che le società complesse esprimono, fenomeni post moderni di una magia consumista».
«SEGNALAZIONI» è il titolo della testata indipendente di Fulvio Iannaco che - registrata già nel 2001 - ha ormai compiuto il diciottesimo anno della propria continua ricerca e resistenza.
Dal 2007 - poi - alla sua caratteristica originaria di libera espressione del proprio ideatore, «Segnalazioni» ha unito la propria adesione alla «Associazione Amore e Psiche» - della quale fu fra i primissimi fondatori - nella prospettiva storica della realizzazione della «Fondazione Massimo Fagioli»