giovedì 1 aprile 2004

ancora sullo stile del pensiero delle neuroscienze

La Provincia di Como 1.4.04
RICERCA Individuati 51 geni che causano la differenza di genere e agiscono sui comportamenti transessuali Il sesso? Una questione di ormoni e cervello
di Marco Cambiaghi


Uomini e donne sono ovviamente diversi sotto vari punti di vista, sia fisici che comportamentali. Una differenza sessuale meno nota è da tempo stata individuata anche a livello del Sistema Nervoso Centrale: varie aree cerebrali infatti sono più grandi in un sesso rispetto all'altro. In molte specie di mammiferi il cervello è intrinsecamente femminile (o forse neutro): le caratteristiche strutturali e funzionali maschili vengono apportate al Sistema Nervoso Centrale in via di sviluppo dall'azione degli ormoni prodotti dai testicoli nel corso di uno o più periodi critici dello sviluppo. Queste differenze si rispecchiano poi nel comportamento materno/paterno, nell'aggressività e nei comportamenti relativi al controllo del territorio di molte specie di uccelli e mammiferi. Le ricerche condotte su vari modelli animali suggeriscono che anche il Sistema Nervoso Centrale umano si differenzia nei due sessi durante lo sviluppo grazie agli ormoni. È stata inoltre dimostrata l'esistenza di alcune differenze legate al sesso nell'esecuzione di compiti cognitivi: gli uomini eseguono compiti visuospaziali meglio delle donne, e le donne sono più portate nei compiti verbali. Va tuttavia evidenziato che questi ultimi dati, relativi alle prestazioni dei soggetti analizzati, sono in gran parte sovrapponibili nei due sessi, dimostrando quindi un divario reale molto relativo. Un recente studio apparso sulla rivista Molecular Brain Research suggerisce però che già in una precoce fase embrionale, quando perciò le gonadi (l'apparato sessuale) non si sono ancora differenziate in testicoli od ovaie, si hanno diverse espressioni geniche nel cervello di individui maschi e femmine. Eric Vilain, dell'Università di California di Los Angeles, dopo aver analizzato circa 12,000 geni, ha notato che nei topi a metà gravidanza (prima della formazione dei testicoli) l'attività di 51 geni è diversa fra maschi e femmine; questa scoperta suggerisce che il nostro sesso dipende anche dall'attività di questi geni, influenzando perciò il diverso modo di pensare ed agire di uomini e donne. «È un indice di differenziamento molto, molto precoce», commenta lo stesso Vilain, il cui studio è il primo a misurare l'incidenza genica nei due sessi in una fase così precoce dello sviluppo, sebbene il team di ricerca non abbia ancora capito quale sia la funzione di questi 51 geni. Vilain suppone che queste differenze di attività genica possano essere alla base dei comportamenti transessuali: si ipotizza che nel cervello di maschi che si sentono donne, o viceversa, ci potrebbe essere un'attività genica simile a quella del sesso opposto. Certamente questi complessi fenomeni psicologici non possono derivare da un'unica causa: la percezione della propria sessualità è molto probabilmente influenzata dai nostri geni e di certo modulata dai nostri ormoni, ma altrettanto importanti sono le esperienze che si hanno soprattutto nei primi anni di vita. Gli studi di Vilain scoprono perciò solo la punta di un iceberg che si prospetta essere molto più profondo.