Repubblica 1.4.04- ed di Bologna
IL CONVEGNO
Due giorni di studi organizzata dall'Università sul filosofo tedesco e sui suoi interpreti
La lezione del nichilista Nietzsche
Fu attorno agli anni Trenta che la figura di Nietzsche fu riconosciuta e valorizzata tra quella dei pensatori più importanti del dibattito filosofico novecentesco. Ad operare questa svolta furono, tra gli altri, gli studi di Martin Heidegger e Karl Lowith. Sul tema si tiene oggi e domani a Bologna, in Aula Prodi presso San Giovanni in Monte, il convegno dal titolo «Metafisica e nichilismo. Lowith e Heidegger interpreti di Nietzsche», organizzato dall´Università di Bologna, in collaborazione con il Centro Italo-tedesco di Villa Vigoni, l'assessorato alla cultura della Provincia e la Fondazione Cassa di Risparmio di Bologna. L´iniziativa prende in esame l´interpretazione che diedero i due pensatori del concetto nietzschiano di nichilismo, quale esito finale dello sviluppo della filosofia occidentale. Il primo testo a recuperare il pensiero del filosofo tedesco fu quello che Lowith pubblicò nel '35, «Nietzsche e l´eterno ritorno». Quindi nel '41 ci fu l´altra opera «Da Hegel a Nietzsche». Nel frattempo, tuttavia, il «problema Nietzsche» veniva riconosciuto nelle lezioni tenute da Martin Heidegger all´Università di Friburgo nel '36/'37.
Il convegno, che sarà inaugurato questa mattina (ore 10) dal rettore Pier Ugo Calzolari, vede la partecipazione di alcuni tra i maggiori studiosi dei tre filosofi in discussione; tra essi Johann Figl (Vienna), Friedrich-Vilhelm von Herrmann (Friburgo), Bernrd Lutz (Stuttgart), Werner Stegmaier (Greifswald), Patrick Wotling (Parigi) e numerosi altri.
«SEGNALAZIONI» è il titolo della testata indipendente di Fulvio Iannaco che - registrata già nel 2001 - ha ormai compiuto il diciottesimo anno della propria continua ricerca e resistenza.
Dal 2007 - poi - alla sua caratteristica originaria di libera espressione del proprio ideatore, «Segnalazioni» ha unito la propria adesione alla «Associazione Amore e Psiche» - della quale fu fra i primissimi fondatori - nella prospettiva storica della realizzazione della «Fondazione Massimo Fagioli»