domenica 2 maggio 2004

la comunicazione nei bambini da 0 a 3 anni

Gazzetta di Parma senza data
Un'iniziativa dell'Università
Come comunicano i bimbi fino a 3 anni:
uno studio nei nidi
di M. Chiara Illica Magrini


FIDENZA - Nei prossimi mesi a Fidenza l'attenzione sarà posta sui più piccoli. Anzi, piccolissimi, grazie al progetto di ricerca accolto dall'amministrazione comunale che vedrà impegnate le psicologhe Arianna Bello (dottore in ricerca sul linguaggio infantile) e Silvia Stefanini (dottoranda), nell'osservazione dei bambini da 0 a 3 anni presso il servizio educativo dell'asilo nido.
La ricerca si concentrerà e indagherà sulle prime fasi di sviluppo del linguaggio nei contesti di vita quotidiana dei bambini. Gli scopi: arrivare con strumenti innovativi ad un effettivo miglioramento del servizio educativo, nella tutela e nel rispetto dei bambini.
Perché questo risulti possibile, una particolare attenzione sarà posta anche sul dialogo tra ricercatori e operatori del settore, perché si possa creare una situazione di scambio fruttuoso e favorire così una migliore preparazione degli operatori stessi. Senza dimenticare quanto un tale impegno possa rappresentare un valido sostegno alla prevenzione in un campo, come quello della comunicazione, che risulta essere di estrema importanza già dalle prime fasi di sviluppo, nonché offrire un concreto aiuto al ruolo di genitore.
Le risultanze della ricerca verranno infatti esposte in un incontro finale con i genitori, già coinvolti in una prima fase della ricerca che li vedeva impegnati nella somministrazione di un questionario appositamente redatto,che ha fornito importanti indicatori senza rendere così necessario l'intervento del ricercatore nell'ambito famigliare.
Gli strumenti utilizzati per la raccolta dei dati sono stati scelti e accuratamente calibrati «a misura di bambino», perché risultino rispettosi e garantiscano la massima attenzione, e di questo si compiace il sindaco Massimo Tedeschi che ribadisce l'importanza dell'interesse posto anche sul percorso di crescita dei «mini-cittadini».
Alla presentazione del progetto erano presenti anche l'assessore alla Cultura, Maria Pia Bariggi; l'assessore alla Pubblica Istruzione, Eros Amadasi; e la coordinatirice Gennari. L'iniziativa, attivata dal Centro per la Ricerca sui disturbi neurocognitivi del bambino presso la sezione di fisiologia diretta dal Prof. Giacomo Rizzolatti (Dipartimento di Neuroscienza dell'Università di Parma), è stata resa possibile grazie alla partecipazione dell'Istituto di Scienza e Tecnologia della Congnizione del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Roma (C.N.R.); ed al contributo dell'Ufficio Pastorale delle Famiglie della Diocesi di Parma, e della Fondazione Monte Parma. Fidenza rappresenterà uno dei primi Comuni che vedrà attuato un intervento di questo tipo, (la prima sperimentazione si è realizzata a Roma), nella naturale speranza di poter vedere, in futuro, un coinvolgimento più esteso a livello nazionale su temi non trascurabili come quello dell'infanzia e della crescita.