giovedì 23 settembre 2004

da il manifesto:
una notizia "di sinistra"?

il manifesto 23.9.04
FRANCIA. Sì alle mamme gay
Riconosciuto l'affidamento congiunto a una coppia omosessuale. E' il primo caso
ANNA MARIA MERLO

PARIGI. Una sentenza di giustizia ha riconosciuto, per la prima volta in Francia, una famiglia omoparentale. La trafila giuridica è durata anni ma ora il legame giuridico delle due genitrici con le bambine è «come quello di una famiglia naturale o sposata». Carla e Marie-Laure hanno ottenuto l'affidamento congiunto delle loro tre figlie, Giulietta, Luana e Zelina (5, 7 e 10 anni). Le bambine sono figlie naturali di Marie-Laure, che ha fatto ricorso al'inseminazione artificiale (forse all'estero, visto che in Francia è proibita per le single). Già nel giugno del 2001, Carla aveva ottenuto l'adozione semplice delle tre figlie della sua compagna: una semplice cessione dell'autorità parentale, che permette di aggiungere un legame di filiazione, ma non crea una vera e propria famiglia. Il Pacs non permette l'adozione congiunta da parte di coppie omosessuali. Invece, con la sentenza dello scorso luglio - diventata operativa solo adesso - Carla e Marie-Laure hanno eguale autorità parentale sulle tre figlie. Il tribunale che ha emesso la sentenza, l'ha così giusitificata: la «domanda è conforme all'interesse dei bambini». Secondo l'opinione di un giurista, la sentenza «apre una breccia» nel diritto, ma non è detto che faccia giurisprudenza. La situazione delle famiglie omoparentali in Francia è un vero caos giuridico: ci sarebbero intorno alle 100mila famiglie con genitori dello stesso sesso non riconosciute dalla legge. La situazione più semplice è quella di una coppia che alleva dei figli di un primo matrimonio eterosessuale: in questo caso ci può essere l'adozione da parte dell'altro membro della coppia. Ma si tratta di una situazione minoritaria. D'altronde, dal `66 in Francia è possibile per un single di più di 28 anni adottare un bambino. Ma fatta eccezione per la regione parigina e qualche tribunale di provincia, normalmente i servizi amministrativi non danno il via libera all'adozione se scoprono che si tratta di omosessuali che vivono in coppia. Molte coppie hanno fatto come Carla e Marie-Laure: ricorso all'inseminazione arificiale, ma all'estero. Il Belgio è tra le tappe preferite dai francesi, grazie alla vicinanza, ai prezzi e alla facilità con cui è si può ricorrere alla procreazione assistita.
Per le coppie omosessuali maschili, il caso si complica, perché in questo caso è necessario il ricorso a una madre in affitto che rinunci all'autorità parentale. C'è poi la soluzione artigianale, quella di mettersi d'accordo tra due coppie omosessuali per avere un bambino.
Le associazioni di genitori gay hanno accolto positivamente la sentenza. «Le nostre famiglie esistono - afferma Eric Garnier dell'Associazione dei genitori gay e lesbiche - bisogna ormai tener conto di questa realtà». La sentenza è «a favore dell'interesse del bambino» e riconosce il ruolo del secondo genitore. Per il ginecologo Israël Nisand, «la letteratura medica sull'avvenire psicologico dei bambini di famiglie omosessuali non permette di individuare danni specifici».