lunedì 4 ottobre 2004

ateismo?

Repubblica Cronaca di Milano 4.10.04
Il nemico è il fondamentalismo
Da domani un ciclo di incontri alla Casa della Cultura
I tanti volti dell'ateismo. Pensatori a confronto
ANNA CIRILLO

MILANO. Chi è oggi l´ateo? Semplicemente una persona che vive accontentandosi degli aspetti materiali della vita o un essere che, pur non credendo in un Dio, si interroga sul senso delle cose e l´aspetto spirituale dell´esistenza? A queste domande cerca di rispondere il bel ciclo proposto dalla Casa della Cultura «I dubbi dei non credenti. Ateismo critico e sentimento religioso», che da domani mette a confronto in cinque appuntamenti professori, filosofi e scienziati, come Massimo Cacciari o Margherita Hack, con credenti e rappresentanti del mondo cattolico, tra cui monsignor Piero Coda e padre Enzo Bianchi, fondatore della comunità ecumenica di Bose.
Pensieri e linguaggi diversi per un tema molto sentito e attuale. «In tempi in cui c´è una grande attenzione per la spiritualità, è utile una riflessione su che cosa significa essere non credenti, sugli ateismi contemporanei», spiega Duccio Demetrio, docente di Filosofia dell´educazione alla Bicocca, che ha curato il ciclo. Le sfumature sono tante: «C´è chi dichiara che Dio è morto da un pezzo ed esprime un radicalismo anticlericale e c´è l´ateismo tollerante di chi pensa che l´aspetto religioso sia importante per lo sviluppo del sapere oltre la razionalità e la scienza - aggiunge Demetrio -, quindi non rinuncia alla ricerca interiore della verità anche con forme di preghiera sui generis che passano attraverso la contemplazione o la meditazione. Il bisogno di trascendenza viene soddisfatto a volte acostandosi a correnti della spiritualità della tradizione orientalealla ricerca della serenità e della pace». È questo l´ateismo «più problematico, che si interroga e guarda con interesse alle diverse realtà religiose non fondamentaliste. Perché c´è da aggiungere che il nemico comune di chi crede e chi non crede è uno solo: il fondamentalismo presente in tutte le forme di religiosità». E ancora, ci sono laici che condividono molti aspetti della morale cristiana, ma disertano la ritualità.
La Casa della Cultura continua così ad indagare sul confronto tra civiltà e culture, percorso iniziato da qualche anno. «Partendo da questa grande questione di fondo dei tempi moderni - racconta Ferruccio Cappelli, direttore della Casa - ci siamo interrogati anche sulle radici della nostra civiltà, per capire in quale modo si pone il confronto tra credenti e non credenti». Nel primo appuntamento, martedì alle 21, «Atei ancora: ciò che siamo, ciò che cerchiamo» gli ospiti sono Fulvio Papi e Silvia Vegetti Finzi, mentre mercoledì 20 ottobre su «Verità visibili, verità nascoste» Margherita Hack si confronta con Telmo Pievani, studioso di Filosofia della Scienza. Il 2 novembre Romano Madera, docente di Filosofia morale, discute con Duccio Demetrio di «Inquiete ascesi e pratiche spirituali»; padre Enzo Bianchi e Salvatore Natoli affrontano insieme martedì 16 «La follia del credente, la grazia della ragione». Martedì 30 si chiude con Massimo Cacciari e monsignor Piero Coda. L´argomento è tostissimo: «Il pensiero trascendente, il sentimento di esistere».

Casa della Cultura, via Borgogna 3, ore 21, da martedì 5 ottobre, ingresso libero, 02-795567, www.casacultura.it