sabato 23 ottobre 2004

Scalfari risponde a proposito di embrioni

testi ricevuti da Tonino Scrimenti

Venerdì di repubblica 8 ottobre 2004


L'embrione è un progetto non ancora una persona

Domanda: La recente proposta referendaria sulla procreazione assistita avrebbe dovuto scatenare sui media un dibattito su una questione fondamentale: l’identificazione o se vogliamo la vera a propria definizione di chi sia questo embrione. Si. perché se dovremo essere chiamati ad usare responsabilmente il mezzo referendario e pronunciarci su una questione che, cattolici o laici, coinvolge tutti, dovremo avere le idee un po' più chiare.
Dovremo capire chi sia esattamente questo embrione, se è già vita o non lo è, e se non lo è quando lo diventa? Perché fondamentalmente è di lui, dell'embrione, che potremmo essere chiamati a decidere e personalmente ritengo che al di la delle posizioni legittime o meno legittime sulla libertà della donna o libertà della scienza, che un dibattito dovrebbe tentare di rispondere.
LUCIA MAGRO e mail

Risposta: L’embrione è esattamente l’incontro di due cellule, una femminile l'altra maschile, che a quel punto sono in condizione di creare un feto e infine la completa persona del nascituro. Lei chiede se l'embrione è vita o non lo è.
Rispondo: si, l'embrione è vita, materia organica. Anche la singola cellula è vita. La vita sul nostro pianeta ha infatti avuto come prima espressione esseri unicellulari. Posso porre io una domanda? La formica è vita? La rosa è vita? La crisalide è vita? Certo che si, anche un filo d'erba è vita. A maggior ragione è vita l'embrione che contiene un progetto di persona.
Attenzione, signora Lucia Magro: un progetto di persona. Non ancora una persona. Da questo punto di vista anche lo spermatozoo è vita, essendo l'elemento maschile fecondatore senza il quale neanche il progetto di vita potrebbe aver luogo; e anche l'ovulo femminile non ancora fecondato è vita, poiché senza di esso il seme maschile non avrebbe materia da fecondare. Dunque si può dire che l'embrione è vita capace di produrre un progetto di persona, ma none ancora una persona.
Questa non è un'opinione ma una pura e semplice constatazione. Da qui in avanti si hanno soltanto opinioni. La mia opinione è questa: un elemento vitale che non è ancora una persona non può godere gli stessi diritti d'una persona ed anzi in certi casi prevalere su di essi. Una non persona non è titolare dl diritti.
Non so se lei sarà d'accordo con me, ma quella era la sua domanda e questa è la mia risposta.

Venerdì 22 ottobre 2004

L'embrione è un progetto o già l'inizio di una vita?

Domanda: Caro Scalfari , mi permetta di tornare sull'argomento se l’embrione sia una persona o solo un progetto. Il progetto è qualcosa che precede la costruzione. L’embrione invece è un'entità di cellule che sta evolvendo per la costruzione della persona. all'inizio della persona stessa. La costruzione inizia dal momento della fecondazione dell'ovulo da parte dello spermatozoo. L'uomo può porre fine a questo inizio di costruzione di una persona? penso che sia un grandissimo problema etico.

Risposta: L’argomento e molto complesso ed è stato già più volte affrontato in questa mia rubrica. Ma torniamoci ancora poiché questo è II nodo di tutto il dibattito in corso sulla legge numero 40 sulla fecondazione assistita. Cercherò di essere ti più chiaro possibile.
1) Anzitutto: a nessuno - dico a nessuno - è mai venuto in mente di aprire una crociata per la distruzione degli embrioni. Lo dico e lo ripeto perché a volte chi è favorevole all'abrogazione della legge viene presentato caricaturalmente come un killer dedito ad una vera e propria caccia agli embrioni.
2) Nella grandissima quantità dei casi l'embrione prende forma attraverso un normale accoppiamento tra uomo e donna e segue la sua evoluzione naturale nel ventre materno fino alla nascita vera e propria.
3) Ci sono persone affette da problemi di sterilità. Se hanno il legittimo desiderio di aver figli le tecnologie disponibili consentono di tentare una fecondazione assistita attraverso la produzione di embrioni al di fuori del ventre materno, che vengono poi impiantati nell'utero della donna. Per ottenere un risultato, non sempre favorevole, bisogna impiantarne più d'uno.
Ne risulta che per poter ottenere un essere vivente occorre sacrificare alcuni embrioni. Ci si può astenere da questa pratica col risultato di non far nascere nessuna nuova persona. Da ciò deduco che la fecondazione assistita è una pratica rivolta ad ottenere una nuova vita e non già una pratica tendente a promuovere morte.
4) Che cos'è l'embrione? Un progetto di persona, non ancora una persona. In quale momento un gruppo di cellule fecondate diventa una persona? Rispondo: nel momento in cui si forma il cervello. Del resto, quando in una persona il cervello cessa di funzionare la scienza medica dichiara che quella persona e clinicamente morta anche se la sua vita vegetativa prosegue.
5) Se l'embrione è considerato già persona a tutti gli effetti e quindi portatrice di diritti di pari dignità con tutte le altre persone, è evidente che la sua distruzione equivale ad un assassinio. I cattolici la pensano in questo modo ed anche alcuni non cattolici e quindi faranno bene a non praticare la fecondazione assistita; nessuno li obbliga, così come nessuno è obbligato ad abortire contro la sua volontà. Ma non si vede perché si voglia obbligare chi non ritiene the l'embrione sia già persona, a rinunciare alla possibilità di avere un figlio.
6) L'adozione consente di avere un figlio nato geneticamente da altri genitori. Ne deduco the la fecondazione cosiddetta eterologa, purché con II consenso della coppia genitoriale, equivale ad una adozione per cui non si vede perché debba essere vietata.