giovedì 11 novembre 2004

Giuliano Amato contro il referendum sulla fecondazione

Repubblica 11.11.04
Ultimata la proposta dell'ex premier, l'obiettivo è di abrogare la legge ma evitando il referendum
Fecondazione, ecco il testo Amato
Ma le donne ds non ci stanno. La Cdl frena sulla mediazione
GIOVANNA CASADIO

ROMA - Al riconoscimento dei «diritti del concepito», Giuliano Amato ha sostituito «il rispetto e la tutela della dignità umana». Il disegno di legge sulla procreazione assistita, che l'ex premier è pronto a depositare al Senato, è stato riscritto a partire da qui: l'articolo 1 è il "manifesto" della nuova proposta che cerca il dialogo con i cattolici sui princìpi. In questa chiave, prevede il congelamento dei pre-embrioni (ootidi) così da non turbare la sensibilità cattolica sulla sacralità dell'embrione; fissa paletti precisi alla ricerca scientifica; inserisce la fecondazione eterologa, cioè con seme di donatore, solo come ultima ratio. E abroga l'attuale legge.
Bozza ultimata. Sarà sottoscritta dai senatori della Margherita Albertina Soliani, Tiziano Treu, Luigi Zanda e dal cristiano-sociale dei Ds, Giorgio Tonini. Ma prima di essere depositata («A breve») è stata inviata ai parlamentari del centrosinistra in attesa di altre adesioni. Il fronte referendario (Radicali, Ds, Sdi, Rifondazione, Verdi, Pdci, Di Pietro, i repubblicani di Del Pennino, alcuni laici dei Dl e qualche "liberal" di Forza Italia) è contrario: teme che così si vanifichi la consultazione popolare. Acque agitate perciò nell'Ulivo, dove ieri il coordinamento delle donne dei Ds ha affrontato la questione-Amato. «Presto sarà depositata in Senato anche la proposta di Giuliano Amato - ha esordito Barbara Pollastrini - io la ritengo insufficiente perché a) la legislazione Ue è più avanzata; b) le ipotesi sul congelamento dei pre-embrioni non mi convincono; c) né apprezzo la soluzione trovata per introdurre l´eterologa». «Legittimo ma non è la posizione Ds», hanno aggiunto Katia Zanotti e Maria Grazia Pagano. Anzi, Pagano pensa che «si potrebbe tentare di mettere a punto un'altra proposta, se e quando saremo chiamati al confronto parlamentare».
Sul dibattito in Senato, il centrodestra adesso frena dopo gli annunci e gli appelli del ministro delle Pari opportunità Stefania Prestigiacomo a cambiare la legge. Modifiche sulle quali aveva "aperto" anche il coordinatore di Forza Italia, Sandro Bondi. Il presidente della commissione Sanità, il forzista Antonio Tomassini, (che ha presentato un ddl di modifica con Laura Bianconi) afferma che si comincerà realisticamente la discussione e che il voto slitterà a gennaio; prima in commissione sono fissate audizioni. Entro il 20 gennaio del resto la Consulta deve pronunciarsi sulla costituzionalità dei referendum. Intanto, le proposte in calendario a Palazzo Madama, oltre alla Tomassini-Bianconi, sono quella dell´Udeur e l'altra di Rollandin (Uv). I firmatari del ddl Amato dicono di essere vicini «al punto di conclusione». Per Albertina Soliani, è «un ponte nel dialogo con i cattolici sul pilastro della laicità». «Abbiamo abbandonato l'ipotesi di un testo del centrosinistra - spiega Tonini - il nostro è un contributo. Io sono per presentare il testo che non vuole mettere i bastoni tra le ruote al referendum». Ieri poi in un convegno Fidapa gli esperti denunciano: «Con questa legge il far west è più forte che in passato».