Corriere della Sera 27.2.05
TRASFERTE GUGGENHEIM
Roma: arte
Franco Fanelli
Il Guggenheim Museum di New York possiede 1.800 opere, ma ne espone una minima parte, perché preferisce puntare sulle mostre temporanee, economicamente più redditizie. Un eccellente «ritorno» è garantito anche dalle trasferte delle opere: 75 di queste, da Monet a Warhol, saranno esposte dal 3 marzo al 5 giugno alle Scuderie del Quirinale a Roma. Il bilancio del Museo non è esaltante, quindi urge fare cassa anche attraverso il «noleggio» delle opere. Il «canone» per la mostra di Roma è top-secret. Si conoscono i costi complessivi, circa un milione e mezzo di euro; anche detratte le spese di spedizione, assicurazione, allestimento e catalogo a carico del Guggenheim, al «locatore» resta pur sempre una discreta cifra. Il successo, comunque, dovrebbe essere garantito anche ai «locatari»: lo scorso anno il Museum of Modern Art, durante la chiusura per ristrutturazione della sede newyorkese, ha spedito a Berlino 200 pezzi: risultato, un milione e 200 mila visitatori. Il direttore del Guggenheim, Thomas Krens, è criticato per la labilità culturale della linea intrapresa, comprensiva di mostre come quelle di Armani o sulle motociclette, utili soprattutto a rimpinguare gli incassi. Krens è sostenitore dell’espansionismo del Museo all’estero, culminato con la filiale di Bilbao, e secondo i detrattori tende a trascurare gli affari di casa: la sezione del Museo a Soho è stata chiusa ed è incerto anche l’ampliamento della casa-madre, capolavoro dell’architetto Frank Lloyd Wright. Ma questi sono i tempi dell’arte come intrattenimento, con buona pace della cultura «pura».
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