giovedì 17 marzo 2005

Firenzeteatranti e psicoterapeuti contro la depressione

Repubblica edizione di Firenze 17.3.05
Migliaia di studenti partecipano al teatro di Rifredi a una iniziativa di teatranti e psicoterapeuti
Contro la depressione? Scienza e teatro
ROBERTO INCERTI

SCIENZA e teatro, per prevenire la depressione. Per non fare dei ragazzi gli angosciati del domani. La USL 10, la Regione e la Compagnia Pupi e Fresedde che ha sede al Teatro di Rifredi, grazie ad una serie d´incontri, ad uno spettacolo e ad una collaborazione fra teatranti e psicoterapeuti ha creato il progetto Antidoto - curato da Rita Polverini - che affronta i temi del disagio giovanile. Gli incontri a cui partecipano un operatore teatrale e uno della salute mentale sono inseriti in una cornice di «promozione della salute» e hanno lo scopo di far crescere nei ragazzi l´autostima. Al progetto parteciperanno oltre 3.500 fiorentini delle scuole medie e superiori - dai 14 ai 19 anni - che hanno assistito agli incontri e che vedranno lo spettacolo di Pupi e Fresedde Metamorfosi. Ritratto del giovane Franz Kafka in un teatro del ghetto di Praga scritto e diretto dal giovane regista Stefano Massini con gli ottimi attori Roberto Gioffré, Marco Venienti, Stefano Laguni. Lo spettacolo sta spopolando al Teatro di Rifredi nelle matinée per gli studenti ad avrà tre repliche serali da venerdì a domenica (sempre a Rifredi info 0554220361-2).
I fantasmi, le ossessioni di Kafka diventano un modo per vincere le paure, l´insicurezza che spesso attanaglia i ragazzi. Mostrare Metamorfosi è un modo per esorcizzare i timori, l´insicurezza. Fondamentale nel progetto sono stati gli incontri con gli psicologi. La psicoterapeuta Elisabetta Laszlo ha fatto uno studio per capire quali siano i mostri dei ragazzi di oggi. Molti studenti - dopo gli incontri tenuti dalla stessa Laszlo e dell´attrice Patrizia Mazzoni - hanno confessato seppure in maniera anonima i propri incubi. Un quattordicenne ha scritto quasi in maniera kafkiana «mi svegliai trasformato in un giornale vecchio poggiato a terra ai piedi del letto, e quando mia madre entrò in camera non mi riconobbe, lo raccolse e lo buttò nel secchio dei rifiuti. Dopo poco passò il camion della nettezza e venni tirato via per sempre».
Lo spettacolo di Massini - che abbiamo visto in mezzo agli studenti - sa entusiasmare. La scena di forte impatto di Mirco Rocchi profuma di legno come i caffè e i teatri praghesi. Siamo infatti in una notte d´inverno del 1911 al Café Teatro Savoy fra la neve di Praga che, quando cade in scena sa stupire e carpire applausi ai giovani spettatori. Il ghetto è immerso in un silenzio abissale. In scena vediamo i tavoli del locale, la nuvola azzurra generata dal fumo degli avventori, un sipario logoro, una lampada a petrolio, rigide vetrate liberty di sapore mitteleuropeo. Fra poesia, sogno, slanci improvvisi, angosce, è descritto l´incontro fra Franz Kafka e l´attore polacco Jtzach Lowy.