31 Maggio 2005
Intervista a Margherita Hack
di Cristiana Pulcinelli
CON LA PASSIONE di sempre, Margherita Hack affronta la questione referendum. E si indigna:
«È una vergogna che la Chiesa interferisca così nelle questioni dello Stato. Mi sembra che sia anche una violazione del Concordato. Paradossalmente, c'erano meno interferenze quando in Italia dominava la Dc».
Ma l'indignazione della scienziata non finisce qui:
«Ancora più vergognoso del discorso del Papa è il fatto che il presidente del Senato inviti all'astensione: è gravissimo che la seconda carica dello Stato chieda ai cittadini di non servirsi dei diritti di cui dispongono».
Cosa voterà il 12 giugno?
Voterò 4 sì perché penso che questa sia una legge retrograda, medievale, antiscientifica e liberticida. E una legge antiscientifica perché impedisce la ricerca sulle cellule staminali embrionali che sono le più duttili e quindi quelle su cui puntare per cercare una possibile cura per malattie gravi come il Parkinson e l'Alzheimer. È liberticida perché impone molti divieti alla libertà di coppie sterili o portatrici di malattie genetiche che potrebbero usufruire di ciò che la scienza offre loro. Sento discorsi da Inquisizione. Si parla di diavolo, di pericoli insiti nella scienza. Invece è una cosa esaltante vedere come si comincia a capire il mistero della vita. E poi ci sono aspetti della legge davvero retrogradi e assurdi. Il fatto che se la donna non vuole più impiantare gli ovuli fecondati, lo deve fare lo stesso. Come si fa? La si lega? La si imbavaglia? Oppure il divieto della fecondazione eterologa. Sembra quasi che si paragoni la fecondazione eterologa all'adulterio. Quarant'anni fa la donna adultera finiva in galera, come successe alla Dama bianca di Coppi.
L'uomo invece commetteva reato solo in caso di concubinaggio evidente, se lo faceva di nascosto andava tutto bene. Ecco, sento lo stesso clima. Senza contare che, condannando l'eterologa, si arriva all'assurda conseguenza che i genitori dei figli adottivi sono da considerare meno genitori di quelli naturali.
Questa legge è figlia di un clima antiscientifico?
C'è una tendenza a demonizzare quello che fa la scienza. E anche una diminuzione di interesse per i suoi risultati. Un atteggiamento che è frutto anche di una grande ignoranza. Un'ignoranza che viene coltivata, per la verità. Con la riforma della scuola, ad esempio, si riducono le ore dedicate alle materie scientifiche e si va addirittura verso l'abolizione dell'insegnamento della chimica. Un paradosso, perché la chimica ha un posto centrale nella tanto vantata innovazione.
Da cos'altro è nata questa legge?
Da un atteggiamento violento della Chiesa che vuole imporre la morale cattolica a tutti, anche ai non credenti. E da una pratica di arroganza di questo governo che si è rifiutato di discutere gli emendamenti alla legge e non ha ascoltato gli scienziati.
C'è chi dice che siccome il tema del referendum è complicato e non si capisce niente è meglio astenersi.
Le cose che dice la legge sono talmente assurde che sono comprensibili a tutti. Impiantare un embrione malato anche senza la volontà della madre, equiparare i diritti di un embrione a quelli di una persona adulta sono assurdità tali che anche un bambino lo capisce.
Se questa legge passerà così com'è ci saranno conseguenze anche per la legge sull'aborto?
Certamente si crea una contraddizione perché mentre con questa legge si protegge l'embrione, impedendo anche di vedere se è malato per evitare che non venga impiantato, con la legge 194 si permette l'aborto di un feto di 12 settimane. Con l'assurda conseguenza che un feto avrebbe meno anima di un embrione. Io credo che in realtà questo preluda a mettere in discussione la 194 che ha avuto il merito di ridurre il numero di aborti e di morti per aborto.
Si è tornati a parlare di limiti alla scienza. Cosa ne pensa?
Il limite della scienza è che deve agire per il bene degli esseri umani e non per la loro distruzione. Vale anche per gli scienziati il principio generale «non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te.
Ma porre dei divieti alla ricerca non è possibile. Ma la scienza va avanti malgrado tutto. Giordano Bruno è morto sul rogo e Galilei è stato costretto ad abiurare, ma oggi tutti sono convinti che il sole stia fermo e sia la Terra a girare. Così anche questi assurdi divieti alla scienza medica dovranno essere rimossi. Ma, del resto, negli altri paesi la ricerca sulle staminali embrionali già si fa. Vorrà dire che resta indietro l'Italia».
È eticamente accettabile la creazione di possibili organi di ricambio ottenuti clonando cellule di malati?
Se si può guarire qualcuno, perché non farlo? Altrimenti, dovremmo accettare passivamente tutto ciò che ci viene dalla vita e dovremmo lasciare che il malato soffra la sua pena. Se avessimo ragionato così saremmo ancora all'età della pietra.
Perché bisogna andare a votare?
Perché non possiamo fare come Ponzio Pilato.
«SEGNALAZIONI» è il titolo della testata indipendente di Fulvio Iannaco che - registrata già nel 2001 - ha ormai compiuto il diciottesimo anno della propria continua ricerca e resistenza.
Dal 2007 - poi - alla sua caratteristica originaria di libera espressione del proprio ideatore, «Segnalazioni» ha unito la propria adesione alla «Associazione Amore e Psiche» - della quale fu fra i primissimi fondatori - nella prospettiva storica della realizzazione della «Fondazione Massimo Fagioli»