sabato 14 maggio 2005

perché siamo in Iraq

una segnalazione di Franco Pantalei

Repubblica.it 13.5.05

L'inchiesta sul documento del ministero delle attività produttive
che raccomanda la missione italiana a Nassiriya per motivi petroliferi
L'Unione: "Governo smascherato
siamo in Iraq per il petrolio"

Dai Ds alla Margherita, da Bertinotti ai Verdi, tutti chiedono chiarezza
"Finalmente alla luce documenti tenuti nascosti sino ad oggi"

ROMA - Il documento, stilato del ministero delle Attività Produttive e reso pubblico da Rainews 24, sull'importanza per l' Italia di andare in Iraq anche per tutelare gli interessi nazionali nell'approvvigionamento del petrolio, ridà fiato al "partito del ritiro" da Nassiriya.
"Ancora una volta - commenta il segretario di Rifondazione Fausto Bertinotti - abbiamo la riprova che la contrarietà del popolo della pace contro la guerra sia sacrosanta e motivata. Così come abbiamo la riprova di alcuni dei veri motivi che hanno portato gli Stati Uniti e i suoi alleati alla guerra in Iraq". "Questa volta - ricorda il leader comunista - è la trasmissione andata in onda oggi su Rainews 24 a dimostrarcelo e lo fa in maniera documentata: siamo in Iraq per il petrolio".
Conseguentemente, in un'interrogazione parlamentare a firma del segretario Pecoraro Scanio, i Verdi chiedono al governo "risposte chiare sul ruolo degli interessi dell'Eni nella scelta di partecipare alla guerra in Iraq e di Nassiriya quale sede operativa del nostro contingente". "L'inchiesta del giornalista Sigfrido Ranucci, andata in onda questa mattina su Rainews 24 - ricostruiscono i Verdi - svela l'esistenza di un dossier del ministero delle attività produttive, risalente a sei mesi prima dell'intervento Usa in Iraq". Nel documento "si sottolineano le opportunità che si offrivano all'Italia di sfruttare le ingenti risorse petrolifere irachene, indicando Nassiriya quale area su cui puntare".
"Il governo, parlando di 'missione umanitaria' - rincara la dose la senatrice Tana De Zulueta - ha sempre mentito", è quindi giunto il momento "che vengano resi pubblici tutti i legami e gli interessi italiani nello sfruttamento del petrolio".
Alla luce delle rivelazioni di Rainews 24 "chiarezza e trasparenza sulle vere motivazioni alla base della missione italiana" vengono invocate anche dal senatore della Margherita Sandro Battisti, che chiede provocatoriamente al governo se i soldati italiani sono stati spediti "a Nassiriya a difendere la libertà degli iracheni o i barili di petrolio".
Le rivelazioni sulla missione italiana in Iraq venute alla luce con l'inchiesta giornalistica, sono tali, secondo l'Italia dei Valori, da rendere necessaria l'istituzione di una speciale commissione d'inchiesta".