La Provincia 13.6.05
Teenager nel mirino Anoressia «sponsorizzata» su Internet
UDINE Numerosi siti web che incoraggiano l'anoressia tra le adolescenti si stanno diffondendo su Internet, rischiando di far passare per «moda» quella che è ormai universalmente riconosciuta quale grave malattia. Lo ha denunciato in una nota il vicepresidente del Comitato nazionale di garanzia Internet e minori, Daniele Damele. La «moda di Ana», diminutivo usato nei siti per definire l'anoressia - secondo quanto riferito da Damele - viene dagli Stati Uniti ma si sta rapidamente diffondendo grazie alla rete, rischiando di dar vita a un vero e proprio «movimento». Oltre a riproporre falsi modelli di bellezza, i siti in questione si spingono a proporre campi estivi in cui si insegna a non mangiare e a vomitare e la vendita on-line di farmaci stimolanti il vomito. Forum e chat connessi sono poi infarciti di infausti consigli su come diventare anoressiche. «Siti pro-anoressia, chat riservate a ragazze che si scambiano informazioni su come fare a dimagrire, a vomitare, a non mangiare sono diffusissimi, purtroppo, anche nel nostro Paese - ha osservato l'esponente del Comitato Internet e Minori - ed è importante che i giornali e tutti gli organi d'informazione ne parlino». «Credo che sia molto importante - ha aggiunto - denunciare questi fenomeni che hanno una così ampia diffusione nel sociale da poter essere considerati una "moda" e occorre combatterli spiegando con la stessa enfasi che di questa "moda" si può morire». «I mass media - raccomanda infine Damele - si facciano carico di denunciare queste realtà dando spazio a modelli in grado di contrastare queste tendenze dall'esito spesso fatale».
«SEGNALAZIONI» è il titolo della testata indipendente di Fulvio Iannaco che - registrata già nel 2001 - ha ormai compiuto il diciottesimo anno della propria continua ricerca e resistenza.
Dal 2007 - poi - alla sua caratteristica originaria di libera espressione del proprio ideatore, «Segnalazioni» ha unito la propria adesione alla «Associazione Amore e Psiche» - della quale fu fra i primissimi fondatori - nella prospettiva storica della realizzazione della «Fondazione Massimo Fagioli»