lunedì 20 giugno 2005

politica
si è conclusa l'assemblea dei "perdenti"

Corriere della Sera 20.6.05
ROMA - Finisce con gli applausi, le grida di evviva, con ...
Fa. Ro.

ROMA - Finisce con gli applausi, le grida di evviva, con Marco Pannella che saluta dal palco dell’hotel Ergife e chiude l’«assemblea dei Mille», l’assemblea che è servita ai radicali per reagire alla sconfitta della consultazione referendaria, per contarsi, per raccogliere forze e idee, anche idee che però non hanno convinto per nulla il grande leader dai capelli bianchi. Come quella avanzata, sabato scorso, da Antonio Tombolini, l’ex vicepresidente dell’Azione Cattolica, che ha appunto suggerito di candidare Pannella «alle primarie dell’Unione». La proposta non ha suscitato emozioni nella platea e Pannella ammette di averla appresa addirittura il giorno dopo, in una domenica mattina utilizzata per preparare il suo secondo intervento, durato un’ora e mezzo e durante il quale di questa sua candidatura alle primarie non v’è stata traccia.
«Ma no, no... ma quali primarie? Ma di che parliamo? Non mi sembra un’idea seria... - dice Pannella - E poi: con chi dovrei presentarmi? Ma no, forza, lasciamo stare. Che qui, piuttosto, c’è da lavorare sodo e io, in questo senso, un’idea vera e realizzabile ce l’avrei». Quale? «Penso a qualcosa che, a questo punto, possa portare tutti noi radicali in un altro luogo, in un luogo che potrebbe essere un nuovo partito, che io chiamerei "Partito d’azione"». E come dovremmo immaginarcelo, questo «Partito d’azione»? «Beh, io immagino un partito liberale, radicale, laico e socialista...».
Pannella invita poi i diessini che si sono battuti nella campagna referendaria, come Turci, Pollastrini, come Cuperlo, «a riflettere sulle potenzialità che noi radicali, anche con un partito d’azione... possiamo offrirvi». L’idea di questo «Partito d’azione» Massimo Bordin, il direttore di Radio Radicale , la conosce da un paio di settimane: «È stato Marco a parlarmene, a prospettarmi l’idea d’un partito d’azione: alle primarie, invece, no, non pensa proprio».
Azione, mobilitazione: ne è convinto anche il segretario Daniele Capezzone. «Per ripartire dopo la sconfitta del 12 e 13 giugno, occorre cominciare a lavorare per la scadenza delle elezioni politiche del 2006». Pannella pensa ad un «Partito d’azione»... «La suggestione di Marco ci piace. A settembre, per questo, organizzeremo un seminario per ragionarci su e poi, il mese seguente, a ottobre, avremo il nostro congresso». Pronti a sciogliere il partito, segretario? «Sì, pronti pure a sciogliere il partito per costruire una cosa nuova».
Convocata, intanto, per oggi, una riunione straordinaria del Comitato nazionale dei radicali italiani. «Noi non molliamo mai», dice Capezzone. Militanti soddisfatti. Baci a Emma Bonino, complimenti a Marco Cappato. Poi facce di intellettuali, di medici e malati. Quella di Luca Coscioni, presidente dell’omonima associazione, collegato in video. Appoggiato a un muro, Salvatore Ferraro, processato e condannato per l’omicidio della studentessa romana Marta Russo. «Aiuto i detenuti in carcere. Anch’io mi batto con i radicali».