mercoledì 27 settembre 2006

il Tempo 27.9.06
Quando la poesia nasce dalle storie più estreme. Bellocchio

S’INTITOLA «Sorelle» ed «è un documentario nostalgico e scherzoso su alcuni componenti della mia famiglia o grandi amici d’infanzia, o sulla città di Bobbio con il suo bel Trebbia, insomma un album di ricordi....». Così, il regista Marco Bellocchio riassume commosso la storia del suo film, che presenterà alla Festa di Roma nella sezione «Extra». Il film è interpretato, tra gli altri, da Donatella Finocchiaro e Pier Giorgio Bellocchio. «Sorelle» sono tre episodi di una stessa storia «girati in tre anni diversi, 1999, 2004 e 2005 e raccontano di una bambina, Elena, della sua crescita — continua il regista —. Il film narra di chi va e di chi resta, di continui ritorni e ripartenze dal paese natio e dalla vecchia casa di famiglia. Un giorno, la mamma di Elena decide di portare a vivere con sè a Milano la figlia e da lì si evidenzia tutto il difficile rapporto familiare. Per comodità ho girato a Bobbio, nella stessa casa de "I pugni in tasca": è perfetta, il tavolo su cui mangiano Elena e Sara è lo stesso su cui ho mangiato anch’io da bambino». (...) (segnalazione di Barbara De Luca)

ioma.it 27.9.06
Alessandria, 28/30 Settembre
Al via domani la V edizione del festival della critica cinematografica ad Alessandria. Tra gli ospiti Bellocchio...

Grandi firme anche quest’anno al festival a partire dai critici che si confesseranno al pubblico nello Shadow Boxing (...) sul tema “Autori e critici: chi stronca chi?” si scontreranno Paolo Mereghetti e Alberto Pezzotta contro Marco Bellocchio e Davide Ferrario (...) si può seguire anche grazie a Radio 3 che dedica uno spazio, curato da Enrico Magrelli e Emanuela Martini, al festival alle 19.00 per tutti i tre giorni.

La risposta di Fausto Bertinotti all'articolo di Scalfari di domenica scorsa su Repubblica:
«L’opinione di Eugenio Scalfari è rispettabile perché fondata su una scuola di diritto costituzionale: io ho un altro parere. Ma rispetto comunque la sua posizione. Ritengo sia più convincente l’opinione di altri autorevoli studiosi di diritto costituzionale, come Gianni Ferrara, che non vedono la figura del presidente della Camera soltanto come uno speaker» Lunedì 25 settembre 06 (da Liberazione)

Corriere della Sera 27.9.06
Imre Naky 1956
L'eroe ungherese scrisse a Togliatti: chiediamo aiuto ai fratelli del Pci
Una lettera inedita
qui