(ricevuto da Michael L. Stiefel)
CONCLUSIONI DEL CONSIGLIO del 2 giugno 2003
sulla lotta alla stigmatizzazione e alla discriminazione in relazione alle malattie mentali
(2003/C 141/01)
IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA
1. RAMMENTANDO la risoluzione del Consiglio, del 18 novembre 1999, sulla promozione della salute mentale (1) in cui, tra l'altro, invitava la Commissione a esaminare la possibilità di inserire nei futuri programmi d'azione per la sanità pubblica attività relative alla salute mentale, la risoluzione del Consiglio, del 29 giugno 2000, sull'azione relativa ai fattori determinanti per la salute (2), le conclusioni del Consiglio del 5 giugno 2001 relative ad una strategia comunitaria intesa a ridurre i pericoli connessi con l'alcol (3) che, tra l'altro, sottolinea lo stretto legame tra abuso di alcol, emarginazione sociale e malattie mentali e le conclusioni del Consiglio del 15 novembre 2001 «combattere i problemi legati allo stress e alla depressione» (4) in cui, tra l'altro, invitava gli Stati membri ad agire perché nei servizi sanitari di base, come pure in altri servizi sanitari e nei servizi sociali, per migliorare la conoscenza della promozione della salute mentale;
2. RAMMENTANDO che il programma d'azione comunitario per combattere le discriminazioni (2001-2006) (5) sottolinea, tra l'altro, le particolari necessità dei disabili e la necessità di una combinazione di misure, e in particolare di strumenti legislativi e azioni concrete destinati a rafforzarsi reciprocamente;
3. RAMMENTANDO che il programma d'azione comunitario inteso ad incoraggiare la cooperazione tra gli Stati membri al fine di combattere l'emarginazione sociale (6) sottolinea che le misure di lotta contro l'emarginazione sociale dovrebbero essere volte a rendere ogni individuo in grado di sovvenire alle proprie necessità (mediante un'occupazione retribuita o in altro modo) e di integrarsi nella società;
4. RAMMENTANDO che il programma d'azione comunitario nel campo della sanità pubblica (2003-2008) (7) è inteso a contribuire, tra l'altro, a garantire un alto livello di protezione della salute umana nella definizione e attuazione di tutte le politiche e attività comunitarie, promuovendo una strategia sanitaria integrata e intersettoriale e a lottare contro la disparità nel settore della salute;
5. PLAUDE alla Conferenza europea «Mental illness and Stigma in Europe: facing up to the challenges of Social Inclusion and Equity» (Malattie mentali e stigmatizzazione in Europa: affrontare le sfide dell'inserimento sociale e della parità), tenutasi ad Atene dal 27 al 29 marzo 2003, in cui si è sottolineata l'importanza di lottare contro la stigmatizzazione per migliorare la salute mentale;
6. SI COMPIACE per la risoluzione della cinquantacinquesima Assemblea mondiale della sanità WHA55.10 approvata da tutti gli Stati membri, in cui si riconosce che i problemi della salute mentale rappresentano un onere molto gravoso che aumenta in tutto il mondo, che tali problemi costituiscono causa di grave disabilità, aumentano il rischio di emarginazione sociale e aumentano la mortalità, che la stigmatizzazione e la discriminazione sono gravi problemi che ostacolano l'accesso alle cure e che i costi umani ed economici sono impressionanti;
7. RICONOSCE che la stigmatizzazione delle malattie contribuisce negativamente alla parità e all'inclusione sociale e ha pertanto ripercussioni sulla protezione della salute;
8. SOTTOLINEA l'esistenza di prove dell'effetto deleterio che la stigmatizzazione e la discriminazione esercitano sull'evoluzione e sulle conseguenze della malattia mentale, nonché sulla qualità della vita delle persone affette da tale malattia e delle loro famiglie;
9. RICONOSCE l'importanza di promuovere azioni efficaci nel quadro di tutte le politiche in materia per aumentare l'inserimento sociale e la parità e per lottare contro la discriminazione e la stigmatizzazione;
10. RITIENE che sia necessario aumentare la visibilità dell'importanza della salute mentale per tutti nonché dei problemi connessi alla stigmatizzazione e alla discriminazione in relazione alle malattie mentali e la sensibilizzazione del pubblico al riguardo;
11. RICONOSCE l'importanza dell'accesso a cure adeguate ed efficaci, dell'accesso al mercato del lavoro, all'istruzione e agli altri servizi pubblici per agevolare l'inserimento e il reinserimento nella società delle persone affette da malattie mentali;
12. INVITA gli Stati membri a:
— prestare particolare attenzione all'impatto dei problemi legati alla stigmatizzazione e alla discriminazione causati dalle malattie mentali in tutte le fasce di età e assicurarsi che tali problemi siano riconosciuti; in tale contesto, a prestare particolare attenzione alla riduzione del rischio di emarginazione sociale,
— rilevare dati qualitativamente validi sulle conseguenze sociali, economiche e sanitarie della stigmatizzazione causata dalle malattie mentali,
— intraprendere azioni intese a combattere la stigmatizzazione e a promuovere l'inserimento sociale nel quadro di un partenariato e di un dialogo attivi con tutti i partecipanti al fine di incoraggiare un approccio integrato e coordinato;
13. INVITA la Commissione a:
— prestare particolare attenzione ad una collaborazione attiva nel quadro di tutte le pertinenti politiche e azioni comunitarie, in particolare azioni relative all'occupazione, alla non discriminazione, alla protezione sociale, all'istruzione e alla sanità, per ridurre la stigmatizzazione e la discriminazione in relazione alle malattie mentali,
— ad intraprendere attività volte a facilitare lo scambio di informazioni e di conoscenze nel contesto di politiche nazionali per assicurare la tutela della salute delle persone che soffrono di problemi di salute mentale, prestando particolare attenzione alla lotta contro la stigmatizzazione e la discriminazione e alla promozione dell'inserimento sociale delle persone che soffrono di malattie mentali.
(T 17.6.2003 Gazzetta ufficiale dell’Unione europea C 141/1)
(1) GU C 86 del 24.3.2000, pag. 1.
(2) GU C 218 del 31.7.2000, pag. 8.
(3) GU C 175 del 20.6.2001, pag. 1.
(4) GU C 6 del 9.1.2002, pag. 1.
(5) GU L 303 del 2.12.2000, pag. 23.
(6) GU L 10 del 12.1.2002, pag. 1. (7) GU L 271 del 9.10.2002, pag. 1.
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