domenica 1 giugno 2003

Rapporto EURISPES sui delitti in famiglia

La Repubblica 1.6.03
LE CIFRE
Bilancio Eurispes: le vittime, spesso donne in condizioni economiche precarie. Il killer: maschio fra i 30 e i 50 anni
L´assassino è dentro casa
Tre omicidi a settimana, aumentano i delitti di coppia
Gli esperti: "Dall´esame dei numeri il matrimonio sembra il tipo di relazione più esposta al delitto"
Maria Stella Conte

ROMA - Tre omicidi a settimana. Come dire che un giorno sì e uno no, c´è un padre o una madre, un figlio, un amante, un marito o una moglie, o un parente qualsiasi, che tira fuori la pistola e spara. Muore la persona amata. O che si pensava di poter, di dover amare. Delitti di coppia, delitti in famiglia. Sono stati 49 nei primi quattro mesi di quest´anno, 54 se si includono cinque tentativi falliti; 62 le vittime perché in alcuni casi il bersaglio è doppio, o triplo, 70 se si contano i sopravvissuti. Il bilancio porta la firma dell´Osservatorio Eurispes-Associazione Ex che si è dato come obiettivo quello di creare una banca dati per studiare il fenomeno.
Dall´indagine emerge che a finire nel sangue, sono principalmente i legami tra uomo e donna: 34 infatti, su 54, sono gli omicidi che riguardano le coppie; 16, invece, quelli compiuti nella più ampia sfera familiare; 4 gli infanticidi. In generale, l´assassino è uomo, età tra i 31 e i 51 anni. In generale, le vittime sono donne. Tutti accomunati da basso livello di istruzione e situazioni economiche disagiate. Condizioni psichiche in certi casi instabili, catalogabili più che in una vera «malattia mentale, in una sofferenza mentale negata: quella che poteva diventare reversibile se fosse stata riconosciuta e curata».
La coppia - Diciotto delitti, su 34, riguardano coppie sposate; 4 coppie separate; 1 divorziati; 6 conviventi; 1 ex conviventi; 2 amanti e fidanzati e 2 ex amanti e ex fidanzati. Trenta, in questi casi, gli assassini; 4 le assassine. Dai numeri - dicono i ricercatori - appare come «il matrimonio sia il tipo di relazione più esposta al delitto».
Genitori e figli - Venti gli omicidi che riguardano la sfera familiare. Tra questi, nessun parricidio, mentre quattro risultano essere all´Osservatorio i matricidi; 4 anche gli infanticidi (commessi tutti da donne); 5 i casi di omicidio dei genitori, tutti per mano di figli maschi.
Le vittime - Delle 70 vittime considerate dall´Eurispes (inclusi 8 sopravvissuti), 49 sono di sesso femminile, 21 di sesso maschile. Sono i pensionati (i ricercatori fanno notare che in questa categoria sono compresi uomini tra i 45 e i 55 anni) e le casalinghe le vittime principali dei delitti familiari.
I colpevoli - Negli assassini tra coniugi, 3 sono i figli che muoiono per mano dello stesso uxoricida; uomini sono gli autori sia dei 5 delitti genitoriali, sia dei matricidi (salvo un caso). In totale (in due casi il delitto aveva 2 colpevoli), su 56 colpevoli, 43 erano uomini, 13 donne. Il che, suggeriscono gli autori, non deve indurre «a criminalizzare tout court una metà dell´umanità».