mercoledì 17 settembre 2003

Buongiorno, notte «sold-out» a Toronto

(segnalato da Peppe Cancellieri, ricevuto da Annalina Ferrante)

Corriere Canadese (Toronto) 15.9.03
Chiude il Film Festival. Trionfo tricolore
Muccino, Salvatores e Avati applauditi in tutte le sale. Film da 55 paesi


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Si è confermato il successo degli anni precedenti: oltre 300 tra produttori e venditori hanno assitito alle proiezioni di film, documentari e presentazioni di pellicole provenienti da 55 paesi diversi. Lo scorso anno il giro di affari del Festival è stato per la città di oltre 67 milioni di dollari. Un successo il cinema italiano.

Se c'era bisogno di una conferma che il vento è veramente cambiato per il cinema italiano all'estero, la 28/a Edizione del Toronto Film Festival ha detto la verità: mentre in Italia si continua a discutere del presunto provincialismo delle nostre produzioni, tutte le proiezioni dei 7 film presentati dalla grande vetrina canadese sono andate "Sold out" per una media totale di oltre diecimila spettatori in 10 giorni.

Ma il dato più importante riguarda l'attenzione dei media e dei compratori che puntano decisamente sul prodotto italiano anche per il mercato statunitense e che, rispetto ad 12 mesi fa, hanno comprato i nostri film con una crescita del 15% in più in un solo anno.

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Il Canada porterà fortuna anche a Marco Bellocchio per il cui "Buongiorno notte" si moltiplicano le offerte d'acquisto

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«La scoperta del cinema italiano da parte del pubblico canadese - commenta il direttore del Toronto Film Festival, Piers Handling - è risultato di un lavoro durato anni, ma anche di una generazione di attori, produttori, registi che finalmente si impongono da protagonisti. È un cinema che racconta storie profondamente italiane e proprio per questo universali, che non ha paura di riflettere sulla Storia e dimostrare quanto l'Italia sia cambiata in questi anni. Siamo felici che proprio Toronto indichi questa svolta, ma i 7 film del programma 2003, a cui si aggiungono le co-produzioni, non sono una eccezione: sono convinto che anche l'anno prossimo potremo confermare questa tendenza