mercoledì 3 settembre 2003

domani Buongiorno notte a Venezia, venerdì in tutta Italia

Repubblica 3.9.03
L´evento
"Buongiorno notte" passa giovedì sera in concorso
Alla Mostra si attende il film sul caso Moro di Marco Bellocchio
Venerdì uscirà nelle sale con 170 copie
di Aldo Lastella

VENEZIA - Sono ancora accesi i piccoli fuochi delle discussioni sul Sessantotto di Bertolucci e già il popolo della Mostra trepida per l´arrivo del film sul caso Moro di Marco Bellocchio, "Buongiorno notte", che passerà in prima proiezione questa sera [in realtà giovedì 4 alle 21. ndr] nel concorso "Venezia 60". Un´attesa del resto condivisa anche da pubblico ed esercenti se è vero che per l´uscita di venerdì nelle sale sono già state richieste alla distribuzione 01-Raicinema ben 170 copie del film.
La fibrillazione va di pari passo con la cortina di segretezza che circonda il film di Bellocchio a Venezia. «Per carità non mi chieda nulla su Bellocchio, altrimenti mi fucilano: non volevano neppure che venissi al Lido un giorno prima» mette le mani avanti Maya Sansa, protagonista di "Buongiorno notte" nel ruolo di brigatista e carceriera di Moro. La giovane attrice, già con Bellocchio in "La balia" e in «La meglio gioventù» di Giordana, è arrivata ieri alla Mostra per accompagnare un piccolo film inglese, "My father´s garden" di Matthew Brown, presentato nella sezione Nuovi Territori, di cui è protagonista. Il mediometraggio di circa mezz´ora è vagamente ispirato alla vera storia della Sansa, che conobbe il padre, iraniano, a 15 anni. «Ma nel film della mia vita c´è poco» dice Maya «Certo la protagonista è una ragazza che deve incontrare il padre che non conosce ricoverato in ospedale. La mia parte ha piuttosto a che fare con la mia fragilità, con le mie sensazioni, che Matthew, il regista, conosce bene, dato che siamo amici da quando abbiamo frequentato insieme a Londra la Guildhall School of Arts». É un anno importante per la Sansa, che con Giordana e ora con Bellocchio entra a far parte della galleria dei volti nuovi del cinema italiano: lo testimonia l´applauso con cui la platea, ha accolto il suo ingresso in sala. «Ambizioni? Mah, la parola ha un´accezione negativa che non condivido. Di sicuro ce la metto tutta nelle cose che faccio. Cerco di smarcarmi, di fare scelte radicali, di non farmi etichettare, di non chiudermi in un ruolo. Bellocchio? Per me è stato fondamentale e so di avergli dato il meglio in "Buongiorno notte". Ma, la prego, non mi faccia dire di più».