L'Adige 26.9.03
Franco Cardini: «L´Islam che è una religione diversa da quella cristiana ma con radici a questa comuni o affini è stato trattato - ha osservato lo studioso - come un conglomerato di eresia cristiana»
di Michele Carpagnano
«Tra singolare e plurale» ovvero «la lingua e le lingue, la scrittura e le scritture, la religione e le religioni», ma anche il diritto e i diritti, il mestiere ed i mestieri: dell´unicità e della pluralità si nutrono le radici delle genti d´Europa. Al singolare e al plurale era dedicata, giovedì pomeriggio, la sesta ed ultima sezione della Settimana di Studio organizzata dall´ITC-isig di Trento, giunta alla quarantaseiesima edizione, e che come consueto ospita esperti e storici di fama nazionale ed internazionale.
Quest´anno il tema, che ha impegnato già dallo scorso lunedì i partecipanti, ha ruotato intorno alla domanda: "Quali le radici dell´Europa?". «E´ nell´età carolingia delle cattedrali, degli studia, delle città libere che vanno ricercate le radici dell´Europa moderna» ha affermato, in apertura del suo intervento, il prof. Franco Cardini che ha affrontato il tema: «La religione e le religioni».
Cardini, recitando un passo di Dante, ci traghetta nella dimensione Medievale dalla quale tutto il suo discorso attinge immagini e sensazioni, avendo però cura di fornire al numeroso pubblico in sala un´avvertenza essenziale: «L´uso medievale del termine religio si riferisce a quel legame che unisce l´uomo a Dio». Nel Medioevo, allora, «le religioni non esistono». Non possono esistere. «Esiste la religione, il legame che unisce a Dio». La fides è una, è un abito che trasforma l´uomo (fides nell´accezione duplice di fiducia e di fedeltà) e che pertanto costringe "all´impossibilità obiettiva di mettere sullo stesso piano la religione con le altre religioni». Non essendo concepibili come "religioni", le religioni diverse da quella cristiana furono concepite come "eresie". «L´Islam che è una religione diversa da quella cristiana ma con radici a questa comuni o affini è stato trattato come un conglomerato di eresia cristiana».
Il ragionamento di Cardini prosegue serrato: nessuno spazio, dunque, per le religioni: «Nei confronti della fides le religioni ebraiche e mussulmane non vennero mai concepite come fides quanto piuttosto come lex».
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«SEGNALAZIONI» è il titolo della testata indipendente di Fulvio Iannaco che - registrata già nel 2001 - ha ormai compiuto il diciottesimo anno della propria continua ricerca e resistenza.
Dal 2007 - poi - alla sua caratteristica originaria di libera espressione del proprio ideatore, «Segnalazioni» ha unito la propria adesione alla «Associazione Amore e Psiche» - della quale fu fra i primissimi fondatori - nella prospettiva storica della realizzazione della «Fondazione Massimo Fagioli»