venerdì 26 settembre 2003

Maya Sansa: un premio ad Agrigento

Il Secolo XIX 26.9.03

Intervista a Maya Sansa, premio speciale "Efebo d'Oro" di Agrigento e attrice rivelazione della stagione cinematografica in corso
«In "Buongiorno, notte" Bellocchio mi ha chiesto di abbandonare la realtà»

di Raffaella Grassi


Grande serata di premiazione domani ad Agrigento del Festival Efebo d'Oro, curato dal Centro di Ricerca per la Narrativa e il Cinema e ogni anno dedicato al miglor film della stagione tratto da un'opera letteraria. Vincitore della venticinquesima edizione è risultato Gabriele Salvatores con il film Io non ho paura tratto dal romanzo di Niccolò Ammanniti pubblicato da Einaudi, mentre il vincitore della sezione televisione è Fabrizio Costa con La cittadella, dal famoso rmanzo di Cronin. Il premio alla carriera sarà assegnato a Ettore Scola che di recente ha presentato il suo ultimo film, Gente di Roma, e il Premio Speciale Efebo d'Oro 2003 all'attrice-rivelazione dell'anno, Maya Sansa (...)

Ventotto anni, romana, voce ruvida e bellezza schiva. È lei, Maya Sansa, Premio speciale Efebo d'Oro 2003, l'attrice rivelazione della stagione cinematografica in corso, protagonista di due film importanti come Buongiorno, notte di Marco Bellocchio e La meglio Gioventò di Marco Tullio Giordana, e in uscita con Il vestito della sposa di Fiorella Infascelli, presentato a Locarno
Liceo Classico a Roma, studi di recitazione a Londra, debutto nel '99 ne La balia di Bellocchio, Maya Sansa ha al suo attivo tutti personaggi "difficili", dalla lesbica in fuga di Benzina di Monica Stambrini alla terrorisca del sequestro Moro, ispirata alla br Anna Laura Braghetti.

Maya, com'è cambiata la sua vita dopo l'exploit di Cannes e Venezia?
«Non è cambiata molto. A parte il fatto che sto viaggiando moltissimo e che ho ricevuto grandi soddisfazioni dal pubblico. Ma io sono sempre la stessa, ho cominciato a recitare tanti anni fa...»

Come è avvenuto il secondo incontro con Bellocchio per Buongiorno, notte?
«Lavorare di nuovo con lui era il mio sogno. Dopo il primo incontro mi ha fatto altri tre provini. Durissimi, perché non volevo deludere né lui né me»

In che modo si è preparata al personaggio di Chiara?
«All'inizio mi sono documentata sul caso Moro, la sceneggiatura era segreta, perché Marco stava scrivendo una nuova versione e non la faceva leggere a nessuno. Appena ho saputo che il film si ispirava al libro della Braghetti sono corsa a cercarlo. Ma ad ogni provino Bellocchio mi allontanava sempre di più dal personaggio reale, voleva che abbandonassi la realtà e mi tuffassi in quel personaggio inventato da lui e mai esistito. Chiara ha delle cose in comune con la Braghetti ma ha un suo mondo interiore e un suo modo di sgretolarsi. È un soldatino che comincia a rompersi in un percorso che nel libro non c'è, ma che ha fatto parte dell'esperienza di molltissimi brigatisti. La maggior parte di loro ha dubitato, ha avuto un momento in cui stava per mollare»

Ha conosciuto Anna Laura Braghetti?
«No, mai. All'inizio ho chiesto di incontrarla ma lei ha rifiutato.»

Prossimamente uscirà Il vestito da sposa di Fiorella Infascelli, in cui lei interpreta una donna vittima di una violenza.
«È un personaggio di forte impatto, ma la violenza subita non è la cosa fondamentale del film, che è piuttosto una metafora, la capacità di rinascita dopo un grande dolore