martedì 18 novembre 2003

l'assassina di Firenze

La Repubblica, edizione di Firenze 18.11.03
I TESTIMONI
"Usò una doppia voce nel momento dell'omicidio"


Le inquiline americane del piano di sotto, del palazzo di via della Scala, avevano sentito sabato 8 novembre, all´ora del delitto delle grida disumane, una donna che urlava «Aiuto, aiuto». Era la voce di Rossana D'Aniello appena di prima di essere uccisa. Poi più niente e dopo un po' un'altra voce, di scherno, che allo stesso modo diceva più piano: «aiuto eh, eh, aiuto». Questa seconda voce, sentita dalle ragazze americane, era a parere di chi indaga, la voce quella dell'assassina, cioè di Daniela Cecchin, 47 anni, il cui arresto è stato convalidato ieri dal gip. Anche i colleghi di lavoro hanno raccontato che l'impiegata comunale a volte si chiudeva nel bagno e parlava da sola con due voci differenti, uno sdoppiamento della personalità. Ieri mattina in questura è stato sentita un'amica dell'arrestata e suo marito: «Sono rimasta sconvolta per quello che è successo - ha detto la donna senza voler rivelare il nome - è da anni che non sentivo più Daniela. Eravamo vicine di casa, ero una sua amica». Al magistrato inquirente la Cecchin aveva detto "È stato il diavolo". Ieri è stato ascoltato anche uno degli psichiatri che ha avuto in cura Daniela Cecchin.