La Repubblica 15.12.03
L'artista spiega il suo proclama anticlericale al concerto di Natale nell'Aula Nervi
"Non faccio la brava ragazza neanche se canto in Vaticano"
Lauryn Hill: ho solo voluto dire la verità
Non ho chiesto io di venire, spero abbiano capito i riferimenti alla tragedia della pedofilia e l'invito a pentirsi
di CARLO MORETTI
ROMA - Il mattino dopo il clamoroso j'accuse in Vaticano contro la leadership della Chiesa e contro quei preti pedofili che hanno tradito la fiducia dei fedeli che credevano in loro, Lauryn Hill riparte di buon'ora per l'America. Ma, prima che metta piede sull'aereo che la porterà a New York, accetta dopo qualche momento di ritrosia di parlare di quanto è avvenuto la sera prima nella sala Nervi, di fronte a 7 mila e 500 spettatori e a tanti cardinali e vescovi che tutto si sarebbero aspettato dalla cantautrice americana, tranne che li ricoprisse di insulti. Un discorso durissimo subito criticato dalla conduttrice della serata Cristina Parodi che l'ha definito «un comizio forte e polemico», chiedendo poi scusa «al clero e a chiunque si fosse sentito offeso». Una pronta reazione che è stata molto elogiata dal Vaticano.
Signora Hill, perché ha accettato l'invito a partecipare al Concerto di Natale in Vaticano se dice di non riconoscersi nella leadership della Chiesa di Roma?
«Non ho bussato io alla porta del Vaticano chiedendo di cantare al Concerto di Natale. Sono stata invitata con pressanti richieste che sono continuate anche dopo aver spiegato che non sarei venuta per fare qualcosa che mi fosse richiesto ma per rappresentare me stessa per come sono, come artista e come persona. Sono stata chiara su questo punto, ma chi mi ha invitato ha continuato a farlo anche dopo questa mia puntualizzazione. Erano tre anni che mi arrivavano richieste per una mia partecipazione, quest´anno si sono fatte più pressanti ed ho accettato».
Dicono che lei si è comportata da «grande maleducata», dicono che non si accetta un invito per poi sparlare dell´ospite in casa sua?
«Maleducata? Io ho detto soltanto la verità, ma forse dire la verità è diventato un affare da maleducati».
Il fatto è che nessuno si aspettava un proclama in un concerto come quello in Vaticano, per tradizione molto paludato: va in onda la sera di Natale?
«Quello che ho detto è, in sintesi, un invito al pentimento. E il pentimento è esattamente ciò che ho cantato in diverse forme nelle canzoni del mio ultimo album unplugged. Dunque ho ripetuto, esprimendolo a parole, ciò che ho già detto nelle mie canzoni: se qualcuno mi invita deve conoscere le cose che canto, altrimenti perché lo fa?».
Forse il suo intervento verrà tagliato dalla registrazione prima della messa in onda?
«È nel pieno diritto degli organizzatori di farlo».
Quando ha deciso che avrebbe letto quel discorso?
«A questa domanda mi sembra di avere già risposto. Ma mi spiegherò meglio. Viviamo in un sistema di comunicazione per cui tutto deve essere vendibile, inscatolabile, catalogabile: dunque si invita Lauryn Hill e si pretende da Lauryn Hill che si comporti come la brava ragazza carina che viene a cantare le sue canzoni carine al concerto di Natale. Io non ho chiesto di venire, sono stata insistentemente invitata, non sono io a dover fare un passo di cambiamento verso chi mi invita, dovrebbe avvenire il contrario. Io sto crescendo, imparo dai miei sbagli, cerco di rendermi migliore e di seguire Dio. È finito il tempo in cui mi sentivo costretta ad essere come gli altri volevano che io fossi. Diciamo che hanno voluto invitare a un concerto formale una persona informale».
Perché tra tanti temi di cui poteva parlare lei ha scelto proprio la pedofilia? C'è in questa decisione anche qualche ragione personale? Ha conosciuto persone coinvolte nello scandalo in America?
«Tutti noi abbiamo conosciuto persone coinvolte nello scandalo della pedofilia in America. Chi in Vaticano non ha voluto capire le cose che ho detto, chi ha voluto ignorare il riferimento alla pedofilia e l'invito al pentimento, sarebbe sordo a qualsiasi verità scomoda. Se qualcuno lancia l'allarme per un palazzo in fiamme, chi scappa si lamenterà per il dolore al collo, per la slogatura della caviglia, soltanto quando sarà fuori vedendo la grandezza dell'incendio potrà essere riconoscente».
Lei parla per immagini, come i profeti?
«Anche Bob Marley è stato a lungo frainteso, in vita e anche dopo. Poi sono andati a rileggere i suoi testi. In molti alla fine hanno capito?».
IL DISCORSO
"Quante famiglie mandate in rovina dagli abusi di coloro in cui credevano"
ROMA - Quello che segue è il passaggio contro la pedofilia nel discorso di Lauryn Hill durante la registrazione del Concerto di Natale in Vaticano: «Mi dispiace se qualcuno di voi si sente offeso o se si aspettava qualcosa di diverso. Ma vi chiedo: cosa dire delle vite di quanti sono stati offesi da voi? Quelle famiglie che si aspettavano di ricevere Dio e invece sono state fregate da Satana? Chi si dispiace per loro, per gli uomini, per le donne e per i bambini danneggiati psicologicamente, emozionalmente, mentalmente dalla perversione sessuale e dagli abusi di coloro in cui essi credevano? Vite del clero dissipate inseguendo cose innaturali. Famiglie lasciate andare in rovina dopo una vita di investimenti in false speranze».
«SEGNALAZIONI» è il titolo della testata indipendente di Fulvio Iannaco che - registrata già nel 2001 - ha ormai compiuto il diciottesimo anno della propria continua ricerca e resistenza.
Dal 2007 - poi - alla sua caratteristica originaria di libera espressione del proprio ideatore, «Segnalazioni» ha unito la propria adesione alla «Associazione Amore e Psiche» - della quale fu fra i primissimi fondatori - nella prospettiva storica della realizzazione della «Fondazione Massimo Fagioli»