lunedì 15 dicembre 2003

una mostra sulla psichiatria

Emilia.net Lunedì 15 Dicembre 2003 ore 11:17
REGGIO EMILIA
Inaugurata a Rubiera la prima mostra sulla psichiatria

Allestita presso la Multisala Emiro presso la Multisala Emiro


RUBIERA (RE, 14 dic. 2003) - Il sindaco di Rubiera, Anna Pozzi, ha inaugurato a Rubiera, presso la Multisala Emiro, la prima mostra internazionale dal titolo: "Quello che la gente non sa riguardo alla psichiatria". Davanti a più di duecento persone, il sindaco ha dichiarato a nome dei colleghi assessori: "E' dovere delle istituzioni affiancare e sostenere questo tipo di iniziative. Ogni tipo di abuso, nella psichiatria ma non solo, è visibile ancora oggi con le epurazioni etniche ed è un lato dell'umanità che tutti noi dobbiamo combattere. Non credo che l'uomo sia cattivo per natura, che sia malato per natura, o deviante di natura, credo da sempre che queste siano frutto di interessi economici micro e macro. Gli uomini non sono, per fortuna, tutti uguali, però la diversità comporta pazienza. E' più semplice sedersi davanti alla tv e lasciarsi trascinare, ma se cancelliamo il contatto diretto con le persone il rischio è che qualsiasi atteggiamento diverso può essere etichettato.
Qualsiasi iniziativa rivolta a sottolineare che i diritti umani non devono essere violati, né in maniera eclatante né in maniera più subdola, devono aiutarci a farci riflettere … senza nascondersi …. Chi può dire che il mondo in cui viviamo non è pazzo… Ringrazio l'associazione che ha curato questa mostra, grazie all' "Emiro Multiplex" (multisala cinematografica Emiro), grazie al Comune di Reggio Emilia, alla Provincia, al Comune di Sassuolo per la loro presenza e anche per il Patrocinio che hanno accordato a questa iniziativa. ..."
Dal 1700 la psichiatria tenta di trovare una causa alla cosiddetta "malattia mentale", praticando esperimenti nel nome della ricerca, dalla ricerca della razza "pura" del 1940 al farmaco per "guarire" l'iperattività.
La mostra è una denuncia visiva dall'origine degli ospedali psichiatrici con trattamenti brutali e coercitivi ai giorni nostri con l'abuso di psicofarmaci.
Oggi, negli Stati Uniti, sono più di sei milioni i bambini a cui vengono regolarmente prescritti farmaci psichiatrici che alterano la mente, per il "disturbo" dell'apprendimento e comportamentale chiamato Sindrome da Deficit di Attenzione e Iperattività o ADHD. Due milioni di bambini assumono antidepressivi e farmaci antipsicosi. Stiamo parlando del 10% circa (in crescita) della popolazione in età scolastica, che fa uso di farmaci prescritti per qualche forma di malattia mentale. Alcuni parlano di crisi della gioventù, affermando che l'80% dei bambini che avrebbero bisogno di terapie per la salute mentale in effetti non le stanno ricevendo.
Oggi in Italia si parla di ADHD, di "malattia". Lo psicofarmaco usato per curare questa "fantomatica" malattia è stato approvato dal nostro Ministero della Salute; vi sono almeno due centri di sperimentazione attivi, mentre sedicenti organizzazioni scientifiche si stanno dando da fare per diffondere a medici, insegnanti e genitori il verbo secondo il quale questi fanciulli devono essere "curati".
Gli odierni programmi per la salute mentale nella comunità non rappresentano un grande miglioramento rispetto ai precedenti. Il trattamento delle persone con gravi problemi mentali si limita alla prescrizione di psicofarmaci che sono più dannosi dei loro predecessori. In altre parole, i giorni di Bedlam non sono finiti con lo svuotamento dei manicomi, si sono semplicemente spostati all'interno della società.
Al contempo, la psichiatria ha reso popolare la pratica del consumo di psicofarmaci per migliorare la salute mentale. Il risultato è stata un'esplosione dell'uso di farmaci psicotropi nella società in generale.
Insieme al Sindaco di Rubiera hanno tagliato il nastro l'assessore alla cultura del Comune di Reggio Emilia, il sindaco del Comune di Canossa, l'assessore Vincenzi delegato dal Sindaco del Comune di Sassuolo ed altri Consiglieri Comunali di Modena e provincia.
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La mostra rimarrà in esposizione all'Emiro Multisala fino al 17 dicembre 2003. E' aperta nei giorni feriali dalle 19,45 alle 23,00 e sabato e domenica dalle 14,45 alle 23,00.
Ad oggi la mostra è stata visitata da 2000 persone entusiaste e al contempo shockate dalle raccapriccianti verità apprese
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