L'Unità 22.12.03
Hawking e l’ambiziosa speranza di trovare una teoria del tutto
di Salvo Fallica
I misteri del cosmo spiegati e raccontati con uno stile chiaro ed efficace dal geniale Stephen Hawking. Il grande cosmologo, titolare della cattedra lucasiana di matematica a Cambridge, ne «La Teoria del tutto» si confronta con argomenti complessi, che attengono alla fisica teorica, alla filosofia, al senso dell'esistenza di ogni essere umano: ovvero l'origine ed il destino dell'universo.
Hawking, in questo bel libro, compie un viaggio intellettuale nell'analisi della storia dell'universo: dalla cosmologia di Aristotele alle teorie di Copernico, alla rivoluzione epistemologica di Galileo, ai raffinati studi di Newton e di Einstein. Dalla teoria della relatività generale alla fisica quantistica, sino alle più recenti scoperte della fisica contemporanea. La scienza può rispondere alle domande essenziali della vita? Fino agli anni Venti del secolo scorso, tali quesiti erano di competenza della teologia o della filosofia. Ma in seguito alla scoperta di Hubble del moto di allontanamento delle galassie - e, quindi del fatto che l'universo si sta espandendo - è diventato possibile affrontare questi problemi da un punto di vista scientifico. In altri termini: se il cosmo si espande, dev'esserci stato un momento in cui questa espansione ha avuto inizio, un big bang sul quale è possibile interrogarsi con gli strumenti ed i metodi della scienza.
Con una scrittura brillante Hawking avvicina il lettore ad argomenti quali i diversi modelli esplicativi del big bang e i punti problematici della sua interpretazione classica, i primi stadi della vita dell'universo e le possibili alternative per il suo futuro sviluppo, la formazione delle galassie, la morte delle stelle e la singolarità dei buchi neri, la freccia del tempo nella sua triplice valenza psicologica, termodinamica e cosmologica. Hawking punta all'unificazione della fisica, ad una ambiziosa teoria del tutto. «Un primo passo - sostiene - è quello di combinare la relatività generale con il principio di indeterminazione». Non è affatto semplice giungere ad una teoria unificata della scienza, ma il grande cosmologo ci spera. E si pone, da studioso intelligente, la questione della democraticità della cultura.
Ovvero, dell'accessibilità di tutti alle conoscenze scientifiche. Hawking scrive: «Nel corso del XIX e del XX secolo, (…) la scienza è diventata troppo tecnica e troppo matematica per i filosofi o per chiunque altro, tranne per pochi specialisti. I filosofi hanno quindi a tal punto ridotto l'ambito delle proprie ricerche che Ludwig Wittgenstein, il filosofo più illustre del XX secolo, è venuto ad affermare che: “L'unico compito che resta alla filosofia è l'analisi del linguaggio”». Hawking mostra ottimismo:«..se riuscissimo a scoprire una teoria completa, col tempo tutti - e non solo pochi scienziati - dovrebbero essere in grado di comprenderla, almeno nei suoi principi generali». E così poter discutere sul perché l'universo esiste. «E, se trovassimo la risposta a quest'ultima domanda, decreteremmo il definitivo trionfo della ragione umana, poiché allora conosceremmo il pensiero stesso di Dio».
Stephen Hawking La teoria del tutto, Rizzoli, pagine 176, € 15,00
«SEGNALAZIONI» è il titolo della testata indipendente di Fulvio Iannaco che - registrata già nel 2001 - ha ormai compiuto il diciottesimo anno della propria continua ricerca e resistenza.
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