giovedì 18 marzo 2004

due articoli:
nella cronaca di Roma del Corriere della Sera e di Repubblica

segnalati da Daniela Venanzi, Annalina Ferrante, Carmine Russo, Daniele Balduzzi e Roberto Martina

Corriere della Sera ed. di Roma 17.3.04
Davanti a una birra, con amici o sconosciuti: per capire e superare i problemi quotidiani
Al pub con lo psicologo
Nei locali notturni, nuova tendenza: le serate di autoanalisi
di Silvia Testa


Perversioni sessuali soft e hard, ansia e anoressia. Basta con i tabù, meglio parlarne, magari davanti ad una birra in un ambiente accogliente. Nasce così l'idea dello «Psicopub», serie di incontri a ingresso libero presso il pub the Druid's Den a Santa Maria Maggiore: per affrontare tematiche a carattere sociologico che riguardano un po' tutti. L’idea è di Aipep (Associazione italiana psicologia e psicoterapia) che ha deciso di portare aspetti importanti della vita sociale quotidiana tra i tavolini di un pub e, dal 2005, nelle librerie: «Abbiamo preso spunto dagli incontri letterari che si svolgono lontano dai salotti - spiega Carlo Cerracchio, presidente di Aipep - vogliamo creare situazioni informali, molto rilassate, dove i partecipanti si sentano a loro agio e discutano spontaneamente con gli psicologi presenti o con chi è seduto al tavolino accanto, di problemi quotidiani come la sessualità e i disturbi alimentari. Sorseggiando una birra si scioglie l'emozione e si raccontano con più facilità esperienze vissute in prima persona o da amici - prosegue Cerracchio - Ai nostri incontri partecipano un po' tutte le fasce d'età, dai ventenni agli ultrasessantenni. Ci sono tanti studenti, psicologi, medici, persone comuni interessate per motivi culturali o personali».
Gli appuntamenti di psicopub sono gratuiti e proseguono fino a giugno (The Druid's Den è in via S.Martino ai Monti 28, 06.48904781) affrontando tematiche come l'arteterapia e la drammatizzazione, tecniche utili per portare alla luce emozioni e lati poco noti della propria personalità, o la sfera dell'amore, l'anoressia e la bulimia, fino ad arrivare al bisogno di assumere condotte sessuali considerate tipiche del sesso opposto.
Incontri di psicologia si sono tenuti più volte anche al Posto delle Fragole (via C. Botta 51, 06.47824868). Il desiderio di comunicare, di raccontarsi disagi e di sentire che non si è soli nell'affrontare disturbi e difficoltà, spinge molti romani ad affrontare sedute collettive. Ben noti, a Roma, sono i seminari di analisi collettiva tenuti dallo psichiatra Massimo Fagioli dietro piazza San Cosimato (via Roma Libera, 23). Spesso i frequentatori al termine degli incontri, si ritrovano nella pizzeria accanto Al Tulipano Nero (via Roma Libera 15, 06.5818309) dove i dibattiti si trasformano in golose conversazioni. Anche il Machiavelli Club (via Machiavelli 49, 06.7001757) ha in programma per la primavera, una serie di incontri per analizzare le problematiche che affrontano ogni giorno i genitori con i figli adolescenti. (www.clubmachiavelli.it).

Repubblica ed. di Roma 18.3.04
Tutti i martedì alle 19 fino all´8 giugno l´Associazione italiana di psicologia organizza serate con seminari di gruppo
Birra e intimità, benvenuti allo psicopub
E nel club di Monti va in scena l´analisi collettiva tra disagi e fantasie
di GIOVANNA VITALE


A Woody Allen sarebbe piaciuta molto quell´atmosfera un po´ così, una cinquantina di sconosciuti che si ritrovano in un pub alla spalle di Santa Maria Maggiore, sigarette e birra doppio malto, a raccontarsi di attrazione e desiderio, fantasie e scambi di coppia, mentre una sessuologa piuttosto giovane spiega che farlo strano non è peccato, anzi, può essere un toccasana a volte, purché non si trasformi in un copione, rituale indispensabile a scatenare l´eccitazione. Sarà perché la sala è troppo piccola, sarà perché c´è tanta di quella gente - dai venti ai settant´anni, piercing e lenti presbiti - che nemmeno gli organizzatori s´aspettavano, sarà che il tema scelto per questo primo incontro legittima pensieri caldi, fatto sta che alle otto della sera la discussione avvampa d´ansia e di brividi («a letto voglio di più, come glielo dico?»), brucia il velo dell´inibizione («lo tradisco, significa che il mio matrimonio è finito?»), sfuma sulla difficoltà di amarsi e stare insieme, condensa la grande paura servita al fast food sentimentale del tempo nostro: l´intimità.
Benvenuti allo psicopub, metà seminario metà analisi di gruppo in un locale irlandese di San Martino ai Monti, dove tutti i martedì l´Aipep (associazione italiana di psicologia e psicoterapia) tiene gratis le sue esplorazioni fra le pieghe del disagio interiore: Giochi proibiti, le perversioni che fanno bene alla coppia è la prima, seguiranno, fino all´8 giugno, Le ragioni del cuore (sulla fenomenologia dell´amore), Pane amaro (su bulimia e anoressia), Anime lontane (sul significato di malinconia e depressione). «La divulgazione è la missione della nostra associazione», spiega il curatore dell´iniziativa, Carlo Cerracchio: «Negli ultimi tempi, però, ci siamo accorti che la fame di informazione sui disturbi della psiche è cresciuta a dismisura: è il motivo per cui abbiamo deciso di ritrovarci, una volta a settimana, in questo pub nel centro della città, a parlare di sessualità e alimentazione, sofferenza e supporto psicologico; una modalità informale per avvicinare la gente a temi che spesso, per diffidenza o paura, si fatica ad affrontare con serenità».
Intanto, nella saletta, qualche sigaretta viene accesa a dispetto del divieto, studentesse prendono appunti fitti; Rossana, specializzanda in psicologia, dice al fidanzato «vedi che bello essere qui, tutti insieme, a confrontarsi su problematiche non facili con una persona preparata, capace di spiegartele». Una comitiva di cinque amici ride di Dario, 25 anni, uno di loro e praticante avvocato, che vuol sapere «sono malato a pretendere alcune cose dalla mia donna?». La psicologa, Anna Cornelio, declina la differenza fra perversioni soft e perversioni hard. Stefano 27 anni, impiegato, abbraccia la sua ragazza e sorride: «È divertente, un modo diverso di passare il tempo, bevi una birra e insieme ascolti discorsi che non ti sarebbe mai venuto in mente di approfondire». Manlio Occhipinti, ginecologo di mezz´età, annuisce: «È suggestivo vedere come uno spunto culturale possa diventare motivo di socializzazione». Manuela, 21 anni, gli dà man forte: «Davvero interessante parlare di questi argomenti al pub, il luogo del nostro divertimento: c´è gente che di solito non lo frequenta, più grande, che ci ha offerto spunti di riflessione insoliti». È d´accordo Luigi Cicerchia, canuto professore di Storia dell´Arte all´università di Perugia: «La disomogeneità è una ricchezza, tanto più in un ambiente come questo: ci si mette subito a proprio agio, non è come in uno studio o a scuola, sembra di stare fra amici, le confidenze vengono fuori più facilmente». Senza considerare, aggiunge la quarantenne Daniela Bonelli, «che al di là delle sedute a pagamento, ci sono pochissime occasioni per confrontarsi sulle dinamiche comportamentali». Tradotto significa: possibilità di incontrarsi e di capirsi. Allo psicopub la prima è garantita, la seconda forse. Daniela e Luigi proseguono la serata insieme, vanno a mangiare una pizza