mercoledì 24 marzo 2004

psicologia dell'insolito

La Stampa Tuttoscienze 24.3.04
Psicologia dell’insolito


E’ PARTITO presso la Facoltà di Psicologia dell'Università di Milano, un corso di "Psicologia dell'insolito". E' la prima volta che l'argomento viene trattato nelle università italiane e come docente è stato chiamato lo psicologo Massimo Polidoro, segretario nazionale del CICAP (Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale - www.cicap.org), un'organizzazione scientifica e educativa fondata da Piero Angela e da scienziati come Margherita Hack, Silvio Garattini, Tullio Regge, Rita Levi Montalcini e Carlo Rubbia. La parapsicologia non ha mai dimostrato in maniera conclusiva l'esistenza di "canali anomali" per la trasmissione delle informazioni o la capacità della mente di influire sulla materia. Eppure una porzione significativa della popolazione vive o ha vissuto esperienze insolite per le quali ritiene, a torto o a ragione, che non esista una spiegazione "normale". Sono esperienze piuttosto comuni, per esempio, quelle di avere dei "flash" telepatici (penso a un amico che non vedo da tanto tempo e lo incontro pochi minuti dopo...), di fare sogni "premonitori" o di vivere sensazioni di «déjà vu». Esse possono avere una miriade di spiegazioni "normali" ma che, dato il loro forte impatto emotivo, possono apparire "paranormali" ad un pubblico che non dispone degli strumenti interpretativi necessari. Un gran numero di sondaggi ha dimostrato come esperienze personali di questo tipo rappresentino la principale motivazione offerta dai rispondenti per la loro credenza nei fenomeni paranormali. Chi vive questo tipo di esperienze, non trovando spiegazioni facilmente accessibili presso chi dovrebbe fornirgliele - gli psicologi, per esempio - si rivolge alla parapsicologia. Qui ottiene molte "spiegazioni" a base di ESP o PK che, tuttavia, non spiegano nulla veramente e lasciano intatto il mistero che circonda l'esperienza in questione. D'altra parte, gli stessi psicologi, che costituiscono il gruppo di studiosi accademici più scettici sull'argomento, rispetto a colleghi nell'ambito delle scienze naturali o in quello umanistico, non sono immuni da confusione e disinformazione. Una serie di sondaggi condotti annualmente dal professor Guido Petter sugli studenti del primo anno di psicologia a Padova rivela, per esempio, che ogni anno la percentuale di coloro che ritengono la telepatia un fenomeno fondato si aggira intorno al 55%, mentre solo il 10% si dichiara scettico. Anche per questo stato attivato all’Università di Milano il primo Corso di "Metodo scientifico, pseudoscienza e psicologia dell'insolito": 20 ore di lezioni in cui, oltre agli aspetti metodologici, verranno approfonditi argomenti quali l'apparente percezione extrasensoriale nella vita quotidiana, i problemi della memoria e i falsi ricordi, l'inattendibilità della testimonianza oculare, la fisiologia delle esperienze trascendentali, la medianità e i presunti contatti con l'aldilà, la psicologia dell'inganno, le tecniche di persuasione usate da maghi e veggenti, i rischi dell'autoinganno, le guarigioni misteriose e l'effetto placebo, le esperienze insolite legate al sonno e ai sogni e così via. Anche se non si dovesse mai scoprire che le facoltà paranormali sono reali, lo studio della psicologia dell'insolito consentirà per lo meno di capire meglio come funziona le mente umana e, in particolare, come mai siamo tanto affascinati dalla magia e dai misteri.