L'Eco di Bergamo 22.9.04
Sportello depressione Due malati su dieci sono giovani
Filippo Poletti
La depressione si può combattere, anche nel caso in cui colpisca i più giovani. Molti di questi, di età inferiore ai 30 anni, hanno chiesto aiuto allo sportello depressione (numero verde 800.122.907) che la fondazione «Idea» ha realizzato in collaborazione con la Regione Lombardia. La maggior parte delle chiamate è arrivata dalla Bergamasca, dal Milanese, dal Bresciano e dal Varesotto: tra il 24 novembre dello scorso anno e lo scorso 19 agosto ne sono arrivate 3.228.
Al di là delle cifre ufficiali – si conta che in Lombardia siano circa 700 mila le persone affette da depressione – la notizia più significativa riguarda i ragazzi. «Il fatto che un buon numero di chiamate arrivi dai giovani (circa il 20%) – spiega Carlo Saffioti, presidente della commissione lombarda alla Sanità – più che segnalarci che la depressione è in aumento nelle fasce di età inferiori ci dice che sono sempre di più i giovani che chiedono aiuto e che hanno la consapevolezza dei propri problemi». Il consuntivo dei dati arriva a pochi mesi dall'approvazione, da parte della giunta lombarda, del nuovo piano triennale regionale per la salute mentale che, continua Saffioti, «valorizza molto il ruolo delle associazioni di volontariato, integrando i diversi servizi sanitari e sociali e mobilitando tutte le risorse per promuovere una psichiatria di comunità». Un segnale di allarme è rappresentato dalle droghe leggere. «Possono essere causa anche di depressione, perché se erano leggere negli Anni Sessanta oggi non sono più tali. Le sostanze allucinogene contenute si trovano in quantità superiore rispetto a qualche anno fa, fino a 30 volte».
Yahoo! Notizie 22.9.04
di Staibene.it
L'uso di antidepressivi nei bambini aumenta i rischi di comportamenti o pensieri suicidi del doppio rispetto alla media. Dopo mesi di polemiche e dibattiti sui pericoli dei popolarissimi medicinali contro la depressione per i bambini, la conferma arriva dalla Food and drug administration, la massima istituzione medico-farmacologica americana.
Da dicembre, dopo la pubblicazione di uno studio britannico in materia in cui per la prima volta si rivelava l'entità dei rischi, la Fda ha iniziato la propria valutazione: oggi gli esperti dell'Agenzia hanno concluso che tra il 2 ed il 3% dei piccoli sottoposti a trattamenti con gli antidepressivi della più recente classe degli inibitori della ricaptazione della serotonina manifesta infatti pensieri di togliersi la vita.
"L'associazione tra l'uso dei farmaci e lo sviluppo delle tendenze suicide in questa percentuale di piccoli pazienti è chiara - ha dichiarato Tarek Hammad della Fda che ha guidato lo studio epidemiologico - l'aumento va ben al di là del manifestarsi di pensieri suicidi a causa della malattia stessa, ossia la depressione".
Attualmente negli Usa solo il Prozac è stato approvato specificamente per la cura dei bimbi depressi, ma nei fatti tutti gli altri depressivi vengono prescritti anche per i minori. La Fda sta ora decidendo quali misure correttive prendere per assicurare che medici e pazienti siano al corrente dei rischi.
Yahoo! Salute
USA/ CALANO PRESCRIZIONI DI ANTIDEPRESSIVI PER I GIOVANI
21/09/2004 - 19:46
Dopo gli studi che mettono in guardia dal rischio suicidio
New York, 21 set. (Apcom) - Per la prima volta dopo molti anni è diminuito negli Stati Uniti il numero di adolescenti e bambini cui vengono prescritti antidepressivi. La ragione del calo, -18% nel corso del 2004, sembra da attribuire ai recenti studi che dimostrano come questi medicinali possano in rari casi indurre i più giovani al suicidio.
"Si spera che l'uso inappropriato di queste medicine sia diminuito", ha detto al New York Times il dottor Richard Malone commentando i dati del quotidiano. Malone è un pediatra di Baltimora membro della commissione della Fda che la settimana scorsa ha invitato l'agenzia a specificare in maniera più dettagliata sulle confezioni di antidepressivi i rischi che possono rappresentare per bambini e adolescenti.
In uno studio commissionato dal New York Times la Medco Health Solutions ha riscontrato nel mese di luglio un calo delle prescrizioni rispetto allo stesso mese del 2003. Ma i dati della Medco non coincidono con quelli forniti la settimana scorsa dalla Food and Drug Administration, secondo la quale le prescrizioni di antidepressivi sono cresciute del 7% nel corso dell'ultimo anno.
In un anno la Medco fornisce medicinali a circa 60 milioni di americani, un quarto delle persone che hanno un'assicurazione sanitaria negli Usa, e ha ricavato i dati forniti al Times da un'analisi diretta delle prescrizioni dei pazienti. Secondo quest'analisi, nel luglio 2004 a 44 mila dei 3 milioni e mezzo di bambini e adolescenti assicurati sono stati prescritti antidepressivi, nel 2003 erano quasi 61 mila.
La controversia sugli effetti degli antidepressivi nei pazienti piu' giovani si è aperta dallo scorso anno, quando diversi studi hanno riscontrato che i ragazzi cui vengono somministrati questi medicinali hanno più possibilità di commettere suicidio rispetto ai loro coetanei curati con medicine placebo.
Non tutti però guardano con soddisfazione al calo di prescrizioni. Lauren Marangell, professore associato di psichiatria e membro della commissione della Fda, ha dichiarato al Times: "Non voglio assistere a un calo delle preascrizioni perche' queste persone hanno bisogno di essere curate".
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kataweb Salute 22.9.04
Tic nervosi nei bambini, li risolve l'auricoloterapia
Luigi Gori
E’ ricominciata la scuola per i bambini più piccoli che vanno alle elementari oppure per coloro che tornano all’asilo, riaffacciarsi di nuovo sui banchi di scuola non di rado può rappresentare un piccolo stress, che però in alcuni bambini può non essere sufficientemente controllato e costituire uno sforzo eccessivo.
Talvolta in questi piccoli pazienti questo stato d’ansia può sfociare in piccoli movimenti o contrazioni muscolari incontrollate, e si può manifestare con dei piccoli tic nervosi, più o meno accentuati ed evidenti, che qualche volta però possono peggiorare lo stato psicologico del bambino, perché viene preso di mira da qualche coetaneo per i movimenti buffi o impropri che non riesce a controllare.
In questi stati di stress, in cui una terapia farmacologica può essere francamente eccessiva, e semplicemente ignorare il problema può non essere sufficiente, allora può venire in aiuto in modo significativo al bambino che soffre e ai genitori ansiosi, l’agopuntura auricolare o auricoloterapia.
Infatti a questo tipo di trattamento i piccoli pazienti rispondono particolarmente bene ed in modo duraturo, se ovviamente superano la naturale paura nei confronti dell’ago. Tuttavia i piccoli pazienti vengono rassicurati dalle piccole dimensioni dell’ago, dai pochi agopunti necessari per il trattamento e soprattutto dal fatto che la puntura auricolare è praticamente indolore.
I bambini infatti sono particolarmente sensibili a questo tipo di trattamento e per questo tipo di problema qualche seduta (da 3 a 5), che induce un profondo rilassamento e riesce ad avere una vera e propria azione tonica sull’umore, ed è in grado quasi sempre in modo naturale di risolvere i tic nervosi nei bambini, che così superano questo fastidioso problema nell’arco di qualche seduta, anziché nel giro di qualche mese, come avviene nella maggior parte dei casi.
In questo modo il piccolo scolar riesce ad affrontare in modo molto più sereno l’anno scolastico, evitando quelle piccole ma significative frustrazioni e alterazioni dei rapporti sociali tra coetanei che possono essere dovute ad un piccolo e fastidioso tic nervoso che il bambino non riesce a reprimere spontaneamente.
«SEGNALAZIONI» è il titolo della testata indipendente di Fulvio Iannaco che - registrata già nel 2001 - ha ormai compiuto il diciottesimo anno della propria continua ricerca e resistenza.
Dal 2007 - poi - alla sua caratteristica originaria di libera espressione del proprio ideatore, «Segnalazioni» ha unito la propria adesione alla «Associazione Amore e Psiche» - della quale fu fra i primissimi fondatori - nella prospettiva storica della realizzazione della «Fondazione Massimo Fagioli»