Yahoo! Salute 9.9.04
Psichiatria, Psicologia e Neurologia
È bello ciò che piace o piace ciò che è bello?
Il Pensiero Scientifico Editore
Antonella Sagone
I neonati preferiscono i visi belli? Uno studio presentato al Festival of Science della British Association sostiene di sì. Infatti i neonati, di poche ore di vita, hanno mostrato di soffermarsi con lo sguardo molto più a lungo sull’immagine di un viso gradevole piuttosto che su quella di un viso in tutto e per tutto analogo al precedente ma con requisiti estetici meno apprezzabili.
Gli esperimenti basati sullo sguardo dei neonati sono effettuati da diversi decenni. Fin dalla nascita il bambino, contrariamente a quanto spesso si pensa, è in grado di distinguere notevolmente bene le immagini, specie se poste a una distanza di 20-30 centimetri dagli occhi, cioè la distanza a cui vedrebbe il viso materno mentre viene allattato. Nei primi minuti di vita l’immagine può apparire un po’ sfocata, però già a 15 ore dalla nascita è provato che il neonato sia in grado di distinguere il viso della madre da quello degli estranei. Studiando il tempo che il neonato trascorre fissando una di due immagini contrapposte si è potuto analizzare il grado di interesse che egli manifesta per determinati stimoli visivi, ed è da tempo noto che egli preferisce le rappresentazioni del viso a quelle di altri oggetti.
Lo studio ha rilevato il tempo di fissazione del neonato a ciascuna di due immagini presentate contrapposte, rappresentanti varie tipologie di viso in due versioni, una più “bella” dell’altra. I bambini, alcuni di due giorni di vita ma altri a solo poche ore dalla nascita, hanno speso l’80 per cento del tempo osservando il viso più attraente. “Questo dimostra”, afferma Alan Slater, uno psicologo dell’Università di Exeter che ha condotto la ricerca, “che i bambini nascono già con una rappresentazione molto precisa del volto umano”.
I ricercatori hanno anche esplorato il gusto musicale del neonato, facendogli ascoltare musica ogni volta che fissavano una striscia rossa su uno schermo. I neonati, fissando a lungo la striscia, hanno mostrato di apprezzare Vivaldi, ma molto meno se questo veniva fatto suonare alla rovescia.
”La bellezza non è solo nell’occhio di chi guarda”, afferma Slater. “È nel cervello del bambino già al momento della nascita, e forse anche prima”. Resta da capire se è il neonato ad avere un senso innato del bello, oppure semplicemente se la bellezza è quell’inafferrabile quid che già un neonato preferisce guardare, ascoltare e forse anche apprezzare con gli altri sensi.
Riferimento: 2004 BA Festival of Science, 4-11 settembre, Exeter, UK.
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