venerdì 22 ottobre 2004

i candidati alla magistratura:
matti, fino a prova contraria...

Il Gazzettino 22.10.04
MAGISTRATI
Introdotto un test psico-attitudinale. Anm boccia la riforma

Roma. Con un subemendamento al maxiemendamento presentato ieri sulla riforma della giustizia è stato introdotto un test psico-attitudinale obbligatorio per chi vuole diventare magistrato. Gli aspiranti giudici dovranno sottoporsi al test durante gli orali. A volerlo è stata Forza Italia, come ha dichiarato il suo responsabile giustizia, Giuseppe Gargani. Per quanto riguarda l'iter della riforma Castelli afferma che «potrebbe essere approvata entro l'anno», ma a questo punto sembra quasi sicuro il ricorso alla fiducia. L'Associazione magistrati ha ieri bocciato sia la riforma che il test psico-attitudinale.

L'Arena 22.10.04
L'Arena

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È allarmato il segretario dell’Anm, Carlo Fucci: «Siamo di fronte a una delega in bianco al governo, visto che non si dice chi preparerà questi test, né i parametri da seguire, né chi dovrà valutarne l’esito. Di fatto, si dà all’esecutivo la libertà assoluta di stabilire chi può fare il magistrato e chi no. Il che in un Paese con una tradizione giuridica come la nostra, mi sembra paradossale». «È difficile giudicare con un test l’equilibrio di una persona», osserva il segretario di Magistratura democratica, Claudio Castelli. «E il messaggio che passa è il discredito verso chi è entrato in magistratura fino ad oggi». Ma anche al di là della questione dei test (che ora si propongono «psico»-attitudinali, mentre nella prima formulazione poi cassata erano soltanto «attitudinali»), i magistrati restano comunque compatti contro il maxi-emendamento alla riforma dell’ordinamento giudiziario: l’Anm ne trae il segno della chiusura della maggioranza a miglioramenti effettivi della riforma; e i consiglieri del Csm parlano di ritocchi di facciata, che non cambiano l’impianto preoccupante della riforma. Lo scenario rende sempre più concreta la prospettiva dello sciopero, che quasi certamente sarà attuato quando la riforma sarà approvata dal Senato; ma già mercoledì, ha stabilito la giunta dell’Anm, in tutti gli uffici giudiziari si terranno assemblee sulla «controriforma», con sospensione delle udienze per un’ora, dalle 12 alle 13. Nel frattempo, l’Anm - che rappresenta il novanta per cento dei novemila magistrati italiani - continua a lavorare al dossier che invierà ai parlamentari.
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