martedì 28 dicembre 2004

archeologia
tra 3000 e 1800 anni fa, in Perù, visse una cività complessa

L'Unità 27.12.04
SCOPERTA IN PERÙ LA PIÙ ANTICA CIVILTÀ "COMPLESSA"
di Francesca Conti

La più antica civiltà complessa nell'emisfero occidentale è stata scoperta in tre valli a nord della capitale peruviana Lima.
La scoperta, pubblicata sulla rivista "Nature", è frutto del lavoro di un team di archeologi del Field Museum di Chicago, coordinati da Jonathan Haas.
Gli esperti sapevano gjà da tempo dell'esistenza, in queste valli, di un popolo noto come Norte Chico. Fino a oggi però non si pensava che si trattasse di una cultura particolarmente sofisticata. Anche perché, nel corso deli anni '70 e '80 del Novecento era stata sostenuta con vigore dagli archeologi la teoria che le prime grandi civiltà Amerinde fossero fiorite sulle rive del mare e non all'interno del continente.
Gli scavi peruviani dei mesi scorsi hanno però inaspettatamente portato alla luce sistemi architettonici raffinati che comprendono piramidi in pietra e strutture cerimoniali risalenti a un periodo compreso tra il 3000 e il 1800 avanti Cristo. Ben prima di altre civiltà complesse vissute nel Nuovo Mondo. Durante gli scavi sono stati individuati circa 20 centri residenziali, di varie forme e dimensioni con un'estensione variabile tra i 10 e più di 100 ettari.
Secondo quanto emerso dalle ricerche, sembra si possa ipotizzare l'esistenza di un certo grado di competizione tra i centri abitati. Ciascuno, infatti, mirava alla realizzazione degli edifici più alti. Il record assoluto era stato raggiunto da una struttura di circa 26 metri, paragonabile in altezza a un moderno palazzo di 8 piani.
Alcuni edifici sembrano inoltre presentare alla loro sommità quelle che sembrano vere e proprie terrazze.
Le costruzioni erano disposte intorno a grandi piazze circolari e forse dalle terrazze se ne godeva la vista. Oltre ai grandi edifici, gli archeologi hanno portato alla luce anche statuine e altri oggetti che avevano un valore religioso o cerimoniale.
Secondo lo studio, il popolo di Norte Chico praticava una agricoltura basata essenzialmente sulla produzione di cotone, che poi veniva scambiato con il pesce proveniente dai villaggi costieri. Il cotone prodotto nelle valli era prezioso per i pescatori che lo utilizzavano per la fabbricazione delle reti da pesca.
Per la coltivazione del cotone il popolo di Norte Chico aveva realizzato una serie di canali d'irrigazione molto articolati, anche quelli rinvenuti grazie agli scavi. Misteriosamente dopo il 1800 avanti Cristo, questi insediamenti vennero abbandonati e la cività si spostò altrove, portando probabilmente con sé le conquiste culturali ottenute.
Non è ben chiaro perché ci sia stata questa migrazione, ma forse il motivo va ricercato nella maggiore produttività dei suoli delle valli situate a Nord o a Sud del Norte Chico.