Yahoo! Salute mercoledì 16 febbraio 2005
Psichiatria, Psicologia e Neurologia
Cure carenti per i disturbi alimentari?
Il Pensiero Scientifico Editore
Paola Mariano
I disturbi alimentari aumentano soprattutto tra i giovanissimi, se ne parla sempre più spesso, ma poi la maggior parte delle persone che ne soffre non riceve le cure necessarie. È la denuncia che arriva dall'Eating Disorders Association (EDA) che ha rilevato pesanti carenze nell’assistenza in questo settore, nonostante l'anno scorso il National Institute for Clinical Excellence (NICE) abbia pubblicato le linee-guida per il trattamento di anoressia e bulimia.
Secondo una ricerca condotta in Inghilterra su 1700 pazienti e loro parenti, il 55 per cento non è seguito da uno specialista, mentre nel 42 per cento dei casi trattati è mancata una diagnosi tempestiva. Eppure, hanno sottolineato gli esperti britannici, scoprire subito queste malattie è proprio una delle principali raccomandazioni delle linee-guide del NICE. Secondo l'analisi effettuata dall’EDA, il difficile accesso agli specialisti è dovuto principalmente alla scarsità di psichiatri, oltre al fatto che solo per il 14 per cento degli intervistati i luoghi di trattamento sono vicino casa. Inoltre solo il 17 per cento dei giovani è trattato con schemi di intervento adatti per la loro età, cosa che rischia di vanificare gli interventi. Senza contare che un terzo delle autorità locali hanno dichiarato di non avere centri specializzati per questo tipo di disturbi.
“Saranno necessari ancora molti anni prima di avere abbastanza psichiatri in grado di offrire le cure necessarie per questo tipo di pazienti”, ha spiegato Susan Ringwood, presidente dell'EDA. Quella delle cure primarie è l'area dove bisogna intervenire subito. I disturbi alimentari sono molto difficili da diagnosticare poiché c'è molta riservatezza sull'argomento e la gente certo non viene in ambulatorio a dire 'Io ho l'anoressia'”.
Le fa eco Eric Shur, consulente psichiatrico del Priory Hospital di Roehampton: “È assolutamente fondamentale identificare e trattare tempestivamente questi disturbi. Per questo motivo è necessario assicurare adeguate risorse ai pazienti e ai medici”.
«SEGNALAZIONI» è il titolo della testata indipendente di Fulvio Iannaco che - registrata già nel 2001 - ha ormai compiuto il diciottesimo anno della propria continua ricerca e resistenza.
Dal 2007 - poi - alla sua caratteristica originaria di libera espressione del proprio ideatore, «Segnalazioni» ha unito la propria adesione alla «Associazione Amore e Psiche» - della quale fu fra i primissimi fondatori - nella prospettiva storica della realizzazione della «Fondazione Massimo Fagioli»