sabato 19 febbraio 2005

da martedì Liberazione sarà in una nuova veste grefica e in un nuovo formato
Bertinotti oltre il 60%

L'Unità 19 Febbraio 2005
L’organo di Rifondazione si rinnova. Sarà più grande, senza colore (solo la bacchetta rossa). E riproporrà la cultura in terza pagina
“Liberazione”, giornale per comunisti di governo
Maria Zegarelli

ROMA «Questa è la nuova veste grafica di Liberazione, che cambia, e questo è Fausto Bertinotti... che invece è sempre uguale, stesso stile». Inizia con una battuta e una risata generale la conferenza stampa di presentazione del quotidiano di Rifondazione Comunista che martedì sarà in edicola con un nuovo look. A presentarlo alla stampa è il direttore Piero Sansonetti, approdato in viale del Policlinico dopo una lunga carriera a «L’Unità». Con lui nella piccola hall del quotidiano, ci sono anche il segretario di Rifondazione Fausto Bertinotti e il segretario della Federazione nazionale della stampa, Paolo Serventi Longhi e l’ex direttore Sandro Curzi. Intanto sarà grande il doppio rispetto al formato attuale e poi non sarà più a colori, poche foto, a «prescindere», cioè non necessariamente legate al testo. In bianco e nero, con un unico tocco di rosso, «la bacchetta in prima pagina, come è tradizione di tutti i giornali di sinistra». È nuovo, ma rispolvera diverse cose dal passato, come la bella Terza pagina, quella «nobile», dedicata alla cultura fino a 15 anni fa e poi abolita. «Pensate un po’ il primo quotidiano ad abolirla fu l’Unità. L’allora capo servizio degli Spettacoli dell’Unità, che si chiamava Ferdinando Adornato prese quella decisione», dice Sansonetti. Dodici pagine in tutto, più un settimanale la domenica di 24 pagine pagine formato tabloid, con un supplemento libri di 8 pagine «a cui stanno lavorando scrittori noti e meno noti, ma tutti con grande entusiasmo», e un «timone» molto rigido. I numeri zero appesi nelle bacheche (dietro a Sansonetti e Bertinotti, ecco il perché di quella battuta iniziale di presentazione) raccontano un giornale sobrio, molto scritto, «perché siamo convinti che i giornali non sono come la Tv, vanno letti non guardati». Un giornale che dovrà parlare e far parlare «una sinistra che si candida a governare», che cambia e che non può sottrarsi «alla discussione, al confronto, dunque, che ha bisogno di strumenti» e Liberazione si candida ad essere uno di questi. Due le pagine dedicate alla politica, che però in questo caso vuole dire «il fatto del giorno» che non deve essere necessariamente quello avvenuto nei palazzi del potere e nelle sedi dei partiti. «La politica per noi significa raccontare come vive la gente, al di là delle battute di Rutelli o Berlusconi o dello stesso Bertinotti», aggiunge Sansonetti. Fausto Bertinotti, sorridente, è soddisfatto. «Mi piace, mi piace molto questo nuovo giornale. Perché penso in generale che provare la strada coraggiosa dell’innovazione dentro un contenitore elastico come un quotidiano sia una operazione culturalmente interessante». Gli piace il ritorno della Terza pagina e di quella cosa chiamata inchiesta «che ormai si fa sempre meno in Italia».

Prima Comunicazione 18.2.05
PRC/ DA MARTEDI' IN EDICOLA LA NUOVA LIBERAZIONE, 'RADDOPPIATA'

Sansonetti: Strumento per sinistra. Bertinotti: Classico e nuovo Roma, 18 feb. (Apcom) - Formato più grande, raddoppiato rispetto al vecchio; colore abolito, eccetto per il rosso sulla testata; esteri in primo piano, sempre a pagina 2 e 4; ritorno della 'terza pagina', quella che anni fa in tutti i quotidiani fu sostituita dagli 'spettacoli'. Da martedì, 'Liberazione', il quotidiano del Prc, si presenterà così in edicola. "Non sarà solo un organo di propaganda, ma qualcosa di più", promette Piero Sansonetti, direttore del quotidiano da qualche mese, dopo l'era Sandro Curzi. La presentazione del rinnovato giornale del Prc, partito che viaggia in direzione di un congresso nazionale (primi di marzo a Venezia) per tanti versi diverso rispetto agli altri, è avvenuta questa mattina al 'quartier generale' di via del Policlinico, con il segretario Fausto Bertinotti.
"La sinistra, chiamata al compito importante di governare questo paese e portarlo fuori da un ultimo decennio di pensiero uniforme, ha bisogno di un giornale di approfondimento", spiega Sansonetti. L'obiettivo è quello di "dare alla sinistra, e non solo a Rifondazione, uno strumento per compiere l'operazione di cercare nuove strade rispetto al liberismo. Vogliamo fare un giornale da leggere, visto che negli ultimi anni i giornali hanno cercato sempre di imitare la tv". Per questo la nuova Liberazione dimentica il colore, "a parte il rosso della testata, incancellabile a sinistra", e riscopre la terza pagina, "che fu abolita per prima dall'Unità, e in particolare da un giovane di grandi speranze: Adornato", dice ironico il direttore.
La domenica, il quotidiano sarà accompagnato da un supplemento di 24 pagine, di racconto di fatti di cronaca e letteratura, "cui stanno lavorando giovani scrittori come Balestrini e Carlotto", perché l'altro obiettivo è promuovere intorno al giornale una "nuova generazione di scrittori e intellettuali". Quanto alla politica interna, per la nuova Liberazione sarà fatta sia del 'palazzo' che della strada e "non è detto - spiega Sansonetti - che la notizia del giorno sia una dichiarazione di Rutelli o di Bertinotti, può darsi che sia invece la storia di un nuovo sbarco di immigrati...".
Soddisfatto Bertinotti, che apprezza la nuova veste del quotidiano di partito "perché - spiega - mi piace l'idea di una radicale propensione all'innovazione dentro un contenitore classico. Nella sua autonomia, l'operazione è molto convergente a quella che ci accingiamo a fare al congresso: dentro un contenitore tradizionale, un'innovazione radicale. E' un bel disporsi non solo perché ti dà punti di riferimento, ma perché questi punti di riferimento ti consentono di osare".

Affari nazionali
Congresso Prc
Per Fausto Bertinotti consensi oltre il 60%

Si va ormai attestando al 60% la maggioranza per Fausto Bertinotti in vista del VI congresso nazionale di Rifondazione comunista, convocato dal 3 al 6 marzo al Lido di Venezia. A congressi di sezione praticamente ultimati, mentre hanno preso l'avvio i congressi di federazione, per il segretario si conferma un importante successo politico. Secondo i dati in possesso della mozione 'bertinottiana' il risultato sarebbe intorno al 60,5%. Leggermente inferiore la percentuale al momento diffusa dalla maggiore componente dell'opposizione, l'area dell'Ernesto, che riferendosi all'89,7% dei congressi di circolo indica la mozione del segretario al 59,2%; mentre per i neoleninisti il riscontro e' al 26,1%, dato quest'ultimo che secondo gli uomini del segretario sarebbe pero' leggermente inferiore.