venerdì 11 febbraio 2005

Piero Fassino

una segnalazione di Sergio Grom

L'Espresso in edicola

Attualità
Piero più Piero
intervista di Stefania Rossini


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Lei crede in Dio?
Diciamo che credo nel soprannaturale e nella trascendenza. Questo sì».
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Mentre parla di sè lei trasmette un rovello continuo. Scusi se glielo chiedo: ha mai pensato di andare in analisi?
«Di più. Ho pensato di fare lo psicoanalista».
Davvero?
«Non si meravigli. Avrei voluto anche fare lo storico o i giornalista, tutte professioni affini a quella del politico. In modi diversi ognuno indaga l'uomo e la società in cui viviamo. Per fare lo psicoanalista ho anche pensato di iscrivermi a medicina, poi le circostanze della vita mi hanno portato altrove».
Però non mi ha detto se ha fatto il paziente.
«Avrei voluto. Più di una volta ho preso contatti operativi, poi non sono andato. Ma, almeno consciamente, non per sfiducia e resistenza. L'analisi richiede molto tempo per lavorare su di sè e io non ne avevo a sufficienza. Ho sacrificato me stesso alla funzione che ricoprivo. E non so più se sia stato giusto#.
(...)