Il Tempo Abruzzo 8.4.05
Nel Castello si parla di autismo
Convegno di pediatria all’Aquila con la partecipazione dei maggiori esperti
L’AQUILA — Tra le disabilità più gravi esistenti, quasi devavastanti, viene indicato l’autismo, una patologia che consiste nella impossibilità di avere normali relazioni sociali per l’inesistente o quasi sviluppo di un’adeguata comunicazione sia verbale che mimico-gestuale. E su questa patologia, meglio sul tema «Diagnosi ed intervento precoce nei disturbi dello spettro autistico», si svolegrà domani, presso il Castello Cinquecentesco dell’Aquila, il convegno che vedrà la partecipazione dei maggiori esperti italiani sulle modalità più opportune di intervento in questa complessa patologia. E ieri mattina, presso la Carispaq, è stato illustrato il convegno dalla dott.ssa Antonella Santilli (presidente dell’Associazione pediatri aquilani Apaq), dal dott. Danilo D’Antimo, responsabile scientifico del convegno e dal dott. Renato Cerbo, neuropsichiatra infantile presso l’Università dell’Aquila e che dirige il Centro Regionale per le psicosi infantili che ha già attivato un programma di prevenzione. In sintesi, nella presentazione dell’importante convegno, si è sottolineata l’importanza dell’integrazione e della formazione sul territorio in una sinergia che abbracci Asl, Università, medici pediatri e soprattutto le famiglie. Scoprire prima dei tre anni la patologia può regalare qualche speranza in più di reinserire, nell’età adulta, l’autistico nel tessuto sociale. Chiaramente i disturmbi legati a questa patologia sono di varia natura e per alcuni, proprio con la sinergia appena indicata, si può arrivare al minimo a regalre il linguaggio. Ma siamo sempre nel campo delle cosiddette terapie complementari. Gli studi e le ricerche portate avanti, grandi passi non li hanno effettuati. È emerso solo, e non è poca cosa, l’importanza si diagnosticare, secondo appositi test, la patologia prima dei 3 anni di età per un recupero almeno parziale del malato. In questa sede va sottolineato come l’Apaq nel capoluogo abbia fatto in appena tre anni passi da gigante e che con l’ambulatorio attivato dal Centro regionale rappresenta oggi un punto di riferimento per l’intera regione. Va detto ancora che i casi di autismo sono purtroppo ancora elevati: le statistiche parlano di un caso su mille nati, Non è poco ed è giusto confrontarsi scientificamente su questa patologia, un handicap che si protae, se non diagnosticata precocemente, per tutta la vita.
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