giovedì 14 aprile 2005

le bugie dei pazienti, un convegno a Napoli

Repubblica ed. di Napoli 14 APRILE 2005
IL CONVEGNO
Le bugie dei pazienti raccontano il disagio

Si mente a se stessi per proteggersi da una realtà dolorosa e difficile da sopportare e da comunicare. È in sintesi il senso profondo che gli psicoanalisti attribuiscono alla bugia del paziente, inteso come sistema difensivo a protezione della sua fragilità, spesso infantile e primitiva. E proprio per questo da esaminare con attenzione piuttosto che censurare, liquidando l´evento in poche battute. Di questi temi e di come gli specialisti tentano di affrontarli rispettando la personalità e le debolezze di chi è affidato alle loro cure, si discuterà alle 10 di sabato presso l'Istituto Italiano di Studi Filosofici (Palazzo Serra di Cassano), durante il dibattito dedicato a "La malafede in psicoanalisi, la relazione terapeutica col paziente che mente" che sarà introdotto dallo psicoterapeuta Giovanni Starace. Ma il confronto, cui parteciperanno Olga Pozzi e Gemma Trapanese, prenderà spunto dalla presentazione del libro "Il paziente che mente, piscoanalisi e malafede" della psicologa Mariagrazia Scarnecchia (Ed. Franco Angeli, 12 euro). Scritto con il contributo di Oreste Bellini, Angela Candela, Grazia Chianese, Egidio Errico, Maria Paola Madonna, Marilena Morello e Fulvio Voria, l'autrice indaga sul significato che parole come bugia, malafede o anche verità, assumono nella clinica psicoanalitica: un´interpretazione del tutto diversa da quella definita dal senso comune. Ed è, come si legge nella seconda di copertina, la scomparsa dell'alone moralistico a caratterizzare il lavoro degli psicoterapeuti.