il Riformista 7.3.03
L'intensa limpidezza di Maya Sansa
Ha vinto L'Efebo D'oro ad Agrigento, poco prima il Pasinetti a Venezia. Ma i premi non contano quasi mai, specie nel cinema. Per questo, più che il palmares, di Maya Sansa devi andare a cercare la limpidezza intensa di un sorriso misteriosamente «aperto», che sa però incresparsi. Dolcissima ne «La meglio gioventù», implacabile in «Buongiorno, notte», Maya Sansa è – con la Mezzogiorno – l'attrice più ispirata del nuovo cinema italiano. La sua biografia non ha nulla di speciale: ha studiato all'Accademia di Londra, ha conosciuto il padre iraniano a 15 anni, a scoprirla è stato Bellocchio ne «La balia». La sua intensità, sul grande schermo, nasce da occhi e lineamenti immacolati. Capaci, perfino, di essere credibili nell'atto di sognare Lenin. E commuoversi.
«SEGNALAZIONI» è il titolo della testata indipendente di Fulvio Iannaco che - registrata già nel 2001 - ha ormai compiuto il diciottesimo anno della propria continua ricerca e resistenza.
Dal 2007 - poi - alla sua caratteristica originaria di libera espressione del proprio ideatore, «Segnalazioni» ha unito la propria adesione alla «Associazione Amore e Psiche» - della quale fu fra i primissimi fondatori - nella prospettiva storica della realizzazione della «Fondazione Massimo Fagioli»