martedì 23 dicembre 2003

Cristina Comencini
citato al Lunedì

La Repubblica 20.12.03
Incontro con la regista che prepara "La mia mano destra",
sul rapporto tra gli Schumann e Brahms
"L'amore è politico"
di PAOLO D´AGOSTINI


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Come Bertolucci, Bellocchio, Giordana, Virzì, i suoi film, pur sempre apolitici, riescono a parlare di cose che ci appartengono.
«Me l´hanno rimproverato, in Francia, che non c'è la politica. E io ho pensato a Truffaut. Il racconto è già un atto politico e d'impegno. Quando racconti i sentimenti, quello che cambia dentro di noi. Il più bel giorno della mia vita, raccontare che cosa sono diventati i nostri legami d'amore, cercare amandoci di dirci la verità, ci rappresenta e dunque è necessario come fare un film in cui la politica preme. Del resto la cosa del film di Bellocchio che ti dà i brividi è quando vedi Moro alla fine che cammina sotto la pioggia e tu hai la sensazione che niente al mondo valeva quel costo là».
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