domenica 14 dicembre 2003

Marco Bellocchio
a Piacenza, a Milano e a Roma il 18

LIBERTÀ 13.12.03
Una Santa Lucia con Bellocchio
Oggi all'Iris 2000 nuovo abbraccio della città al regista piacentino


Nuovo appuntamento con Marco Bellocchio a Piacenza. Stavolta il regista piacentino di "Buongiorno, notte" presentato alla Mostra di Venezia con grande successo ed in altri festival mondiali, arriva con... Santa Lucia. Alle 18 di oggi infatti reincontrerà la cittadinanza alla multisala Iris 2000 dove era già venuto lo scorso 26 novembre. Parteciperanno all'incontro Dario Squeri, presidente della Provincia che cura l'iniziativa, e critici cinematografici come Paola Malanga, Tullio Masoni, che ha curato la recente mostra artistica di Bellocchio allo Spazio Edison di Parma, Enrico Nosei, direttore della Cineteca Italiana di Milano, Emanuela Martini e Lorenzo Pellizzari di di Ciak. L'appuntamento sarà un'altra occasione per parlare di Bellocchio, della sua vita, del suo cinema, della sua Piacenza e si proietterà un video, realizzato dalla Provincia (ne è regista Roberto Dassoni), sui contenuti e i significati della produzione di Bellocchio. Accompagnerà i piacentini verso la sala cinematografica di inizio Corso una multivisione di foto, prese dalla vita e dai lavori del regista, proiettate direttamente sui palazzi di un lato di Piazza Cavalli, a formare un “sentiero” di immagini che suggerisca la coralità dell'omaggio e a rappresenti, simbolicamente, l'abbraccio e l'orgoglio di Piacenza. «L'iniziativa vuole essere - ha detto Squeri - presentandola qualche giorno fa - un modo per dire grazie, a nome della nostra comunità, ad un grande piacentino che non ha mai rinnegato le sue radici e che ha illustrato la sua terra sia con un'attività artistica di grande rilievo, sia con una esperienza umana che si è sempre connotata per la coerenza e per la difesa della libertà».
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Corriere della Sera 13.12.03
CINEMA / «A viso scoperto»
Dalla mattina a mezzanotte i film italiani sul terrorismo


Milano. Una maratona cinematografica è in programma oggi nella Sala Settecento all’Auditorium, dalle 10 a mezzanotte con ingresso libero, sotto il titolo «A viso scoperto: autori, film italiani, terrorismo». Il progetto, in collaborazione con Cinecittà Holding, è curato da Mimmo Calopresti e Mario Sesti. Sono sei le pellicole in programma: «Colpire al cuore» del 1983 (nella foto, Laura Morante) di Gianni Amelio, «Segreti, segreti» (1984) di Giuseppe Bertolucci, «Roma, Paris, Barcellona» (1989) di Paolo Grassini e Italo Spinelli, «La seconda volta» (1995) di Mimmo Calopresti, «La mia generazione» (1996) di Wilma Labate, «Vite in sospeso» di Marco Turco (1998). Alla presentazione, ci saranno fra gli altri il sindaco Walter Veltroni, Mario Martone, Marco Bellocchio, Silvio Orlando, Luigi Lo Cascio, Ennio Fantastichini e Claudio Amendola.
Attraverso le immagini, sarà offerto al pubblico uno spaccato sul modo nel quale il cinema italiano, fino dagli anni Ottanta, ha guardato con attenzione alla lacerazione politica e sociale più profonda e sanguinosa che la nostra società abbia conosciuto dalla fine della guerra ad oggi: il terrorismo. Autori, giornalisti, attori accompagneranno la proiezione di film che dimostrano come l'ideologia della violenza possa essere osservata con intelligenza, determinazione, fermezza, tenerezza, pietà. Nel foyer verrà proiettato, insieme a materiali di documentazione dell'epoca, «Nome di battaglia Bruno» di Bruno Bigoni.
PARCO DELLA MUSICA dalle ore 10 a mezzanotte, viale De Coubertin 15,
tel. 06.80242350


Il Messaggero 12.12.03
“Roma film festival”, un inno a Cinecittà lungo 80 film
di ROBERTA BOTTARI


Un inno a Cinecittà, ospiti come Abel Ferrara, ottanta film, quattro anteprime, eventi speciali e retrospettive: il Roma Film Festival ha molto da offrire. L’ottava edizione di questa manifestazione, presentata in Campidoglio dall’assessore Borgna, è dedicata alla storia degli studios romani, che dal 1937 ospitano i grandi maestri. Per questo ci sarà anche Abel Ferrara: l’assai dibattuto regista americano girerà a Cinecittà (all’inizio del prossimo anno) Go Go Hotel. E nel cast ha voluto Asia Argento e Harvey Keitel. Ferrara presenterà anche un ritratto che gli ha dedicato il regista franco-iraniano Rafi Pitts, dal titolo "Abel Ferrara: not guilty". Il Festival (dal 15 al 22 dicembre fra i cinema Nuovo Olimpia e Quattro Fontane ) è presieduto da Adriano Pintaldi e ha come tema “il mito e il luogo”, cioè lo spazio reale e immaginario, il paesaggio e il set.
La retrospettiva “Viva Cinecitta!”, come ha dichiarato Pintaldi, «era obbligatoria, dopo che negli anni scorsi sono state presentate le monografie di maestri come Monicelli e Bertolucci». Fra i titoli della retrospettiva, "Dora Nellson" di Mario Soldati, "Scipione l'africano", "Fuga a due voci" di Carlo Ludovico Bragaglia (film caduto nell’oblio), "La ricotta" di Pier Paolo Pasolini, "Gangs of New York" di Scorsese. Quattro le anteprime: "The five obstructions" - Le cinque variazioni di Lars Von Trier e Jorgen Leth, "In America" di Jim Sheridan, "The Tulse Luper Suitcases - Episode 3 Antwerp" di Peter Greenaway e "Baramnam Gajok" di Sang-soo Im. Nelle sette sezioni del Festival non manca un tributo a Marco Bellocchio, con un incontro dopo la proiezione di "La religione della storia" e "Sogni infranti", due documentari sugli anni di piombo [giovedì 18 all Nuovo Olimpia?] e un omaggio a Vittorio De Seta. Nella sezione ufficiale si segnalano i catalani Joaquim Jordà e Marc Recha, gli italiani Tonino De Bernardi (con "Serva e padrona") e Corso Salani, i maestri Alexandr Sokurov e Joao Cesar Monteiro, gli sperimentali Jean Jaques Rousseau e registi delle precedenti edizioni come Vincent Dieutre e Margarida Gil.