martedì 13 gennaio 2004

Edoardo Boncinelli, sul tempo

La Stampa 13 Gennaio 2004
LO SCANDIRE DELLA VITA NELL’OPERA CHE LO SCRITTORE PRESENTA OGGI AI MARTEDÌ DEL CASINÒ
Il tempo fra fisica, biologia e psicologia
L’ora esatta al millesimo nel libro di Edoardo Boncinelli
di Bruno Monticone


SANREMO. Il tempo? Lo conosciamo tutti, ma che cos’è esattamente? Chi assicura che una determinata ora, sia veramente l’ora esatta? Dubbi che rimangono persino quando si pensa all’UTC, sigla che vuol dire «Coordinated Universal time», cui ci si può collegare via Internet (www.timeanddate,com), che dovrebbe essere la stima più precisa del tempo che esista sulla terra. In teoria tutti gli orologi, situati ai quattro angoli della terra, dovrebbero essere sincronizzati con l’UTC cui viene accreditata una stima del tempo al massimo della precisione: si dice possa sgarrare solo di un secondo ogni dieci milioni di anni. Ma l’UTC è davvero il tempo reale? Che cosa misura quel suo sistema di orologi ad altissima precisione?
Tante domande. Le stesse che si è posto Edoardo Boncinelli che, le sue domande (e qualche risposta) le ha raccolte nel suo libro «Tempo delle cose, tempo della vita, tempo dell’anima» che oggi aprirà, al teatro del casino (ore 16,30, ingresso libero) la stagione invernale dei Martedì Letterari, il ciclo culturale della casa da gioco, curato da Ito Ruscigni. Boncinelli è attualmente a capo del laboratorio di Biologia Molecolare dello Sviluppo presso il Dipartimento di Ricerca Biologica e Tecnologica dell’Istituto Scientifico San Raffaele di Milano, responsabile di settori di ricerca al CNR e docente di Biologia e Genetica all’Università Vita-Salute.
Ha aperto il suo libro con una citazione di Sant’Agostino: «Che cos’è, quindi, il tempo? Se nessuno me lo chiede, lo so; se dovessi spiegarlo a chi me lo chiede non lo so più», scrisse Sant’Agostino nelle «Confessioni». E Boncinelli riprende quell’interrogativo nel suo libro che ha diviso in tre parti per vivisezionare meglio il problema. E cerca di dare una spiegazione ad un problema ricco di significati attraverso tre strade: la fisica, la biologia, la psicologia. «Tre prospettive - dice Boncinelli - che possono essere anche situazioni esistenziali diverse e complementari, ognuna delle quali offre spunti per la comprensione delle altre due». «Un’altra contraddizione essenziale e costitutiva del concetto di tempo - continua - può essere individuata nella sua duplice natura di contenitore e di successione di contenuti. Il tempo può essere visto come il palcoscenico ove si succedono gli avvenimenti o come la rappresentazione degli stessi. Le due cose non sono materialmente separabili, data la natura unidimensionale e orientata dell’asse dei tempi: quel che si misura è correlato allo strumento di misura. Non esiste un modo per misurare il tempo che sia indipendente dal trascorrere del tempo».