sabato 7 febbraio 2004

Cina: il renminbi contro il dollaro

Il Riformista 7 Febbraio 2004
G7. A BOCA RATON I GRANDI CERCANO ARCANI RIMEDI
La vera guerra delle monete è tra il dollaro e il renminbi


Mentre i ministri finanziari del G7 (Usa, Canada, Giapone, Germania, Francia, Italia e Gran Bretagna) atterrano a Boca Raton, in Florida, l'euro riparte lancia in resta contro il dollaro e sfonda quota 1,27.
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La nuova guerra delle monete sarà senza dubbio il tema vero del G7, [...] Ma [...] i veri campioni di questa disfida non sono l'euro e il dollaro, quanto piuttosto il renminbi e il dollaro, come spiega Francesco Giavazzi, docente alla Bocconi, ai microfoni di Radiotremondo. «Il problema di fondo - dice - è che gli Stati Uniti spendono troppo e la Cina consuma troppo poco. Il rapporto di cambio è la febbre, ma l'origine della malattia è nel riaggiustamento macroeconomico in corso». La sorte dell'euro, dunque, è una variabile dipendente. «Se la Cina cominciasse a consumare, cambierebbero gli equilibri mondiali, ma cambierebbe anche la struttura politica cinese perché si fomerebbe una classe media che spinge per regole di mercato e per una maggiore democrazia». Gli andamenti delle monete sono sono mai spiegabili solo con la tecnica, come scriveva Marc Bloch. Per sua natura, la moneta è lo specchio dell'economia, della società, di grandi trasformazioni storiche. E oggi viviamo nel bel mezzo di uno si questi grandi mutamenti, insistono sia Giavazzi sia Brunetta. I governi possono accompagnarli, possono rendere meno brusca la transizione, ma nessuno, nemmeno quello della prima potenza mondiale, è in grado di opporsi. E possiamo stare sicuri che le conclusioni del G7 non smentiranno questa regola aurea.
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