mercoledì 7 aprile 2004

la religione americana

Repubblica 7.4.04
"Passion" di Mel Gibson non è l'unica espressione della destra cristiana. L'ultimo libro di due predicatori è un best-seller
Usa, la bibbia degli integralisti horror, fantascienza e profezie
Quattro americani su dieci si definiscono "cristiani rinati" Come il presidente Bush E non tutti sono moderati

Da un dialogo tra predicatori in tv: "Dio ci ha tolto la sua protezione e ha lasciato che i nemici colpissero l'America. L'abbiamo meritato"
DAL NOSTRO INVIATO
FEDERICO RAMPINI


San Francisco - L´Anticristo si incarna nel segretario generale delle Nazioni Unite. Crea un governo unico mondiale, con una sola religione, e stabilisce la sua capitale globale nella biblica Babilonia (Bagdad). Sono i segni che l´Apocalisse è vicina e infatti il vero Cristo torna in terra: non il Gesù torturato di Mel Gibson ma un guerriero furioso che scatena la sua violenza sacra uccidendo e sventrando gli atei, i miscredenti e i seguaci di altre religioni. «Uomini donne e soldati sembrano esplodere d´un tratto... le parole del Signore fanno scoppiare il sangue dalle loro vene, la loro carne si squaglia, gli occhi liquefatti e le lingue disintegrate». È il finale di «Gloriosa Apparizione», il romanzo-thriller della destra fondamentalista cristiana che polverizza i record d´incasso in America. La più grande catena di supermercati, Wal-Mart, ne ha promosso il lancio distribuendo gratis milioni di anticipazioni del primo capitolo. Solo per far fronte alla richiesta del pubblico nella prima settimana di vendite, i librai ne hanno prenotato oltre due milioni di copie, più di quanto abbiano venduto le memorie di Hillary Clinton in sei mesi.
Non è John Grisham il re dei best-seller, né sono le avventure di Harry Potter la serie di maggior successo. Le loro vendite impallidiscono di fronte a un genere nuovo, esploso in un crescendo negli ultimi nove anni: la fantascienza-horror cristiana ispirata dalle profezie bibliche. Una coppia di autori, Tim LaHaye e Jerry B. Jenkins, domina questa produzione con la serie Left Behind (Abbandonàti). I primi undici romanzi hanno venduto più di 40 milioni di copie, il dodicesimo è «Gloriosa Apparizione» che invade le librerie in questi giorni. Questo fenomeno di società ha preceduto il caso della «Passione di Cristo» di Mel Gibson, e ne supera l´importanza: per le dimensioni di massa, per la durata, e per l´estremismo dei messaggi. I sociologi si interrogano sul significato di questa attrazione popolare. Vi hanno individuato un risorgere di antiche superstizioni al passaggio del millennio; una lettura apocalittica dell´11 settembre; ma anche un sintomo che lo «scontro di civiltà» non nasce necessariamente alla periferia dell´impero, perché le guerre di religione hanno i loro fautori nel cuore della società americana: la serie Left Behind andava a ruba già prima dell´attacco alle Torri gemelle.
Sulla stampa liberal questo filone narrativo di serie B è criticato per i suoi contenuti intolleranti, razzisti, antisemiti e per la crudele violenza delle trame. In quelle storie non c´è scampo per gli ebrei né per gli atei, condannati allo sterminio da un Dio assetato di sangue nel giorno del giudizio. Molti teologi denunciano una pericolosa distorsione delle sacre scritture. Il primo della serie Left Behind si apre con una descrizione drammatica del Rapimento: è il momento nel quale i «cristiani rinati» saranno improvvisamente trasportati in Paradiso. Con un´allusione all´aborto, anche un embrione viene prelevato dal ventre materno per ascendere in cielo. Joseph Hough, presidente dello Union Theological Seminary di New York, ha condannato l´insistenza ossessiva sulle sofferenze che saranno inflitte ai non-credenti, e accusa gli autori di stravolgere la Rivelazione per dipingere un universo manicheo dove c´è spazio solo per Dio e il demonio. «È la stessa visione - ha detto il teologo - che appartiene ad alcuni recenti presidenti degli Stati Uniti, secondo cui c´è il mondo del bene e il mondo del male. I nemici dell´America diventano i nemici di Dio. È molto pericoloso perché giustifica comportamenti ispirati all´idea che chi non sta con te rappresenta le forze del male».
LaHaye, 77 anni, faceva il pastore evangelista in California 40 anni fa quando si unì al predicatore Jerry Falwell e al suo movimento conservatore della Moral Majority. L´idea di trasformare le profezie bibliche in romanzi popolari, nello stile di thriller futuristici, lo ha proiettato verso la fama e la ricchezza. Negli Stati Usa del Sud, lungo quella fascia geografica che viene chiamata la Bible Belt (la «cintura della Bibbia») 20mila volontari hanno creato dei club di fan dei suoi libri per promuoverne la lettura collettiva tra parenti e amici.
Dietro il fenomeno letterario c´è una tendenza profonda: la ri-evangelizzazione degli Stati Uniti. Mentre nella vecchia Europa la pratica religiosa è in declino, l´80% degli americani afferma di credere in Dio e il 39% si autodefiniscono born-again Christians cioè cristiani rinati. Il termine riunisce chiese protestanti che hanno un punto in comune: i fedeli sono convinti di essere rinati al cristianesimo perché in età adulta hanno «accettato consapevolmente Gesù Cristo come il loro Signore e il loro personale Salvatore». L´America ha una lunga tradizione di predicatori evangelici e nella sua storia ha conosciuto già tre periodi di potente risveglio della religiosità collettiva. L´ascesa dei cristiani rinati è considerata come il quarto grande risveglio religioso dopo quelli che avvennero alla fine del periodo coloniale, poi nel 1820, e ancora agli albori del Novecento. Il sintomo più noto è il seguito popolare di alcuni tele-evangelisti dalla personalità carismatica, che sfruttano la potenza dei mass media - attraverso le prediche televisive - per mobilitare milioni di persone. La semplificazione dei messaggi, il ricorso a tecniche manipolative per l´indottrinamento delle folle, o infine il fatto che alcuni di questi predicatori siano stati protagonisti di truffe finanziarie o scandali sessuali: tutto ciò induce spesso a liquidare il loro successo come una prova dell´ingenuità americana. La condanna degli intellettuali laici coincide con l´ostilità delle chiese tradizionali: preoccupate dalla concorrenza degli evangelizzatori, le gerarchie ecclesiali cattoliche o protestanti sono severe contro il fanatismo. Però gli evangelici sono riusciti dove il vecchio establishment clericale è fallito, hanno invertito la tendenza alla secolarizzazione e all´abbandono della pratica religiosa nella società più moderna, opulenta e consumista della storia. Al passaggio fra il secondo e il terzo millennio il nuovo fondamentalismo cristiano è riuscito a contrastare perfino il dominio della scienza, come dimostrano le campagne per sradicare l´insegnamento della teoria evoluzionista nelle scuole.
Più volte queste chiese hanno unito i loro sforzi per dar vita a una vera e propria forza politica: nel 1979 nacque la Moral Majority che sostenne Reagan, nel 1989 si formò la Christian Coalition. Bush padre, repubblicano laico e moderato, perse le elezioni del 1992 anche perché le truppe religiose del movimento antiabortista disertarono in massa le urne; suo figlio si è ripromesso di non commettere più lo stesso errore, e cavalca la radicalizzazione a destra di queste chiese. Lui stesso ha più volte raccontato di essersi liberato dall´alcolismo a trent´anni grazie alla «conversione», e molti dei suoi collaboratori (tra cui il ministro della Giustizia John Ashcroft) sono dei cristiani rinati come lui.
L´11 settembre 2001 ha aperto una nuova fase di visibilità di questi movimenti, in nome della difesa di un´America cristiana contro l´attacco del fondamentalismo musulmano. Il predicatore Franklin Graham ha definito l´Islam «una religione malvagia». Il leader della coalizione delle chiese battiste degli Stati del Sud ha bollato Maometto come «un pedofilo posseduto dal demonio». I più estremisti hanno visto nella strage delle Twin Towers un presagio apocalittico, il castigo divino contro un´America degradata dall´immoralità della sinistra, dal permissivismo ateista degli anni di Clinton. Un paranoico pamphlet dal titolo «Persecution», di David Limbaugh, sostiene che in America i cristiani sarebbero secondo lui «messi al margine della vita pubblica, privati dei diritti civili, discriminati a causa del loro credo» mentre i film di Hollywood e la scuola pubblica in mano alla sinistra «incoraggiano la diffusione della promiscuità e di una sessualità deviante». Il predicatore Jerry Falwell in un dialogo televisivo con l´altro leader carismatico Pat Robertson, trasmesso dalla rete tv Christian Broadcasting Network, ha dichiarato: «Dio ci ha tolto la sua protezione e ha lasciato che i nemici dell´America ci colpissero perché lo abbiamo meritato. L´American Civil Liberties Union ha grandi responsabilità, così come i giudici che hanno cacciato Dio dai luoghi pubblici. Gli abortisti sono tra i colpevoli perché Dio non si lascia insultare. Quando uccidiamo 40 milioni di innocenti nascituri, facciamo infuriare Dio. I pagani, gli abortisti, le femministe, i gay e le lesbiche, tutti coloro che hanno cercato di secolarizzare l´America, io li accuso: quel che è accaduto l´11 settembre è anche colpa vostra»