mercoledì 7 aprile 2004

Tina Modotti

La Provincia di Como 7.4.04
mostre
Modotti e la sintesi tra l'arte e la vita
di Silvia Bernasconi


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Sulla sua tomba, nel Pantheon de Dolores di Città del Messico, sono scolpiti versi di Pablo Neruda, il suo volto compare nei murales di Diego Rivera. La sua figura di donna passionale e coraggiosa ha stimolato il proliferare di biografie romanzate - ieri è stato presentato «Tina Modotti. Verità e leggenda» di Christiane Barckhausen - e scoop giornalistici, com'è accaduto all'amica pittrice Frida Khalo. La mostra «Tina Modotti. Fotografie, vita, arte e libertà», a San Donato Milanese fino al 20 aprile, intende celebrare una delle fotografe più significative del XX secolo, troppo a lungo trascurata dalla critica. «Metto troppa arte nella mia vita», ha scritto Tina nel 1925. E per rendere questa sintesi di arte e vita la rassegna comprende non soltanto fotografie, ma anche, lettere, poesie e filmati. Nel Messico post-rivoluzionario, dove si è trasferita nel 1923, la Modotti ha utilizzato l'obiettivo fotografico come strumento di indagine e denuncia sociale, schierandosi in difesa degli oppressi e delle libertà politiche. Simboli del lavoro, mani di operai, ritratti di donne e bambini, manifestazioni sindacali: le sue immagini non possono prescindere dal passato di povertà in Friuli, dove è nata nel 1896, dall'esperienza di emigrante e di operaia a San Francisco, né dalla condizione costante di perseguitata politica.

«Tina Modotti. Fotografie, vita, arte, libertà», Cascina Roma, San Donato Milanese, 7 marzo - 20 aprile 2004. Ingresso libero.
Orari: lun-sab 9.30-12.30 / 14.30-19; dom 10-12.30 / 16.30-19 Info: 0255603159