sabato 5 giugno 2004

dal mondo tolemaico:
per i bambini: Teddy!

ricevuto da Piergiuseppe Cancellieri

superEva.it 4 giugno 2004
BAMBINI: NASCE TEDDY, RETE PER STUDIARE FARMACI AD HOC

Roma, 4 giu. (Adnkronos Salute) - Nasce Teddy, una 'rete' europea per studiare farmaci adatti ai bambini. Non basta, infatti, spezzare le compresse in due, sciogliendone magari la meta' in un succo di frutta, per trasformare un farmaco studiato per gli adulti in una medicina adatta ai bambini. Nella migliore delle ipotesi il rischio e' che il principio attivo del medicinale non venga assorbito. Nella peggiore che la molecola, sperimentata su persone adulte, abbia conseguenze pericolose in un organismo ancora in crescita. Purtroppo, pero', ancora oggi le ricerche sui farmaci in pediatria sono scarse. Per far fronte a questo vuoto, su iniziativa di Adriana Ceci, direttore del Consorzio per le valutazioni biologiche e farmacologiche di Pavia (Cvbf) e di Carlo Giaquinto dell'universita' di Padova, e' stato creato Teddy, ovvero la 'Task force in Europe for Drug Development in Young'. ''In pratica - spiega Adriana Ceci - si tratta di un network europeo che ha l'obiettivo di coordinare e promuovere ricerche, stendere linee guida e documenti di indirizzo, sia per gli istituti sia per le aziende che intendono sviluppare farmaci pediatrici''. L'esperta ricorda alcuni casi in cui i medicinali si sono rivelati dannosi per i piu' piccoli come ''la cisapride, usata per contrastare il vomito nei lattanti, ritirato poi dal commercio per aver causato la morte per arresto cardiaco di almeno 8 bambini''. Ma anche gli antidepressivi, con le loro gravi reazioni avverse, sconsigliate ai bambini da molte agenzie regolatorie. ''Il problema vero pero' - prosegue Ceci - e' che tutto cio' si scopre sempre sul campo, sulla pelle dei piu' piccoli, perche' non esistono trial clinici dedicati e solo pochi farmaci hanno una formulazione pediatrica'' Per il momento nel network lavorano 200 ricercatori e una ventina di istituzioni pubbliche e private in rappresentanza di dieci Paesi: oltre all'Italia, Paese coordinatore, fanno parte di Teddy anche Germania, Spagna, Francia, Regno Uniti, Romania, Portogallo, Israele, Danimarca, Paesi Bassi. ''L'iniziativa - precisa Ceci - e' il frutto di un intervento della Commissione europea, che nel 2002 ha sottoscritto un documento, Better Medicine for Children, alzando di fatto il velo su una situazione nota, ma totalmente e colpevolmente ignorata''. Nel documento c'erano due indicazioni. La prima sollecitava progetti di ricerca sul tema, e Teddy ne e' il risultato. La seconda riguarda la stessa Commissione, che sta mettendo a punto un regolamento per lo sviluppo di farmaci pediatrici destinato alle industrie e agli stati membri, pronto probabilmente entro il 2005. Gli esperti della 'rete' puntano anche sull'etica delle sperimentazioni: un Super comitato etico europeo sara' integrato nella struttura di Teddy. La comunicazione degli esperti dei diversi Paesi, infine, e' garantita da un complesso strumento informatico. E presto alla parte scientifica si aggiungera' un'area informativa dedicata ai genitori e ai bambini. (Com-Ram/Adnkronos Salute)