sabato 5 giugno 2004

dal mondo tolemaico:
«Aderenza alla terapia della schizofrenia»

ricevuto da Piergiuseppe Cancellieri

Yahoo! Notizie Psichiatria, venerdì 4 giugno 2004
Psicologia e Neurologia
Aderenza alla terapia della schizofrenia
Il Pensiero Scientifico Editore


Da uno studio recentemente pubblicato sull’American Journal of Psychiatry è emerso che la mancata o scorretta aderenza alla terapia da parte dei pazienti affetti da schizofrenia incide fortemente sui costi dell’assistenza. Una migliore aderenza invece avrebbe effetti positivi non solo sulla salute dei malati, ma anche sulla spesa sanitaria. A partire da questi risultati, i ricercatori sottolineano la necessità di una campagna di informazione rivolta sia ai pazienti per sensibilizzarli sull’importanza di seguire correttamente la terapia prescritta, sia ai medici per stimolarli a prescrivere farmaci che siano sì efficaci ma anche tali da non ridurre l’aderenza al trattamento.
Lo studio, sovvenzionato dal National Institute of Mental Health e dal Department of Veterans Affairs , ha preso in esame i dati relativi ai malati di schizofrenia ammessi al programma di assistenza sanitaria e le richieste di rimborso  dal 1998 al 2000, nell’area di San Diego (California). Questi dati sono stati messi a confronto con le informazioni fornite dai registri  delle farmacie per verificare l’aderenza al trattamento prescritto.
I pazienti sono stati suddivisi in base alle quattro classi di farmaci da loro assunti per via orale: antipsicotici di prima generazione, clozapina, antipsicotici di seconda generazione e farmacoterapia di associazione. Il comportamento dei pazienti rispetto alla cura prescritta è stato classificato come ‘aderente’ (osservanza della prescrizione che oscilla tra l’80 per cento e il 100 per cento rispetto al consumo di farmaci previsto), ‘parzialmente aderente’ (per i valori che oscillano tra il 50 per cento e l’80 per cento), ‘non aderente’ (osservanza alla prescrizione del 50 per cento) e, infine, c’è il comportamento degli ‘eccessivamente zelanti’ che continuano la terapia oltre il tempo di prescrizione, con un valore di aderenza al trattamento superiore al 100 per cento.
Su un totale di 1.619 malati di schizofrenia, ammessi al programma di assistenza sanitaria, il 41 per cento è risultato essere aderente, il 24 per cento non aderente, il 16 per cento parzialmente aderente e il 19 per cento eccessivamente aderente. L’indice dei ricoveri psichiatrici per i pazienti aderenti al trattamento, pari al 14 per cento, è risultato più basso di quello dei pazienti non aderenti (35 per cento), parzialmente aderenti (24 per cento) ed eccessivamente aderenti (25 per cento). Anche il numero dei ricoveri ospedalieri è inferiore per i pazienti aderenti (7 per cento), che per i non aderenti (13 per cento) e per gli eccessivamente aderenti (12 per cento).
In generale i costi sanitari attribuibili ai pazienti che seguono correttamente il trattamento farmacologico prescritto sono decisamente inferiori rispetto a quelli per gli altri gruppi. Spicca il dato relativo agli eccessivamente aderenti: la spesa totale ad essi attribuibile è notevolmente maggiore rispetto a quella degli altri gruppi. I ricercatori, inoltre, hanno evidenziato che alla maggior parte degli appartenenti a questa categoria sono prescritte terapie associate.
Commenti. “Chiaramente, è questo il gruppo da tenere in osservazione per assicurarsi che i pazienti in esso compresi seguano la cura in modo appropriato”, osserva Dilip Jeste, professore di psichiatria e neurologia all’Università di California nella San Diego School of Medicine, “il dato da mettere a fuoco è che il problema dell’aderenza al trattamento è un fenomeno multiforme e molto generalizzato”.

Bibliografia. Gilmer T, Dolder C, Lacro J et al. Adherence to treatment with antipsychotic medication and health care costs among medicaid beneficiaries with schizophrenia. Am J Psychiatry 2004;161:692-699.