giovedì 15 luglio 2004

mondi tolemaici:
«Tipo maschile, femminile ed omo»

Repubblica Salute 15.7.04
Tipo maschile, femminile ed omo
A seconda dell'orientamento sessuale, la razionalità si manifesta al meglio in alcuni campi La differenza dipende soprattutto dall'effetto degli ormoni sul cervello durante lo sviluppo


Ci sono dei test dove mediamente le donne riescono meglio degli uomini. Questi riguardano le cosiddette abilità linguistiche, scritte e orali. Gli uomini invece sono superiori nei test che misurano la capacità di orientamento e le capacità matematiche. Ma anche qui, non mancano le differenze. Le donne sono superiori agli uomini riguardo al calcolo matematico, mentre vanno peggio nella risoluzione dei problemi. È vero che i maschi si orientano meglio leggendo una mappa, ma le donne sono più brave a orientarsi prendendo gli oggetti come riferimento nell'ambiente circostante.
Come si vede, ogni semplificazione è fuori luogo, anche perché sembra che l'orientamento sessuale abbia un suo peso nel forgiare le nostre abilità intellettive.
In un ampio studio, realizzato da Qazi Rahman e colleghi del King's College dell'Università di Londra e pubblicato recentemente su Psychoneuroendocrinology, si dimostra che maschi e femmine omosessuali ottengono dei risultati più vicini al loro orientamento sessuale che al loro genere. Per esempio, maschi eterosessuali, nei test tipicamente maschili (rotazione mentale degli oggetti), risultano superiori sia alle femmine eterosessuali sia ai maschi omosessuali. Analogamente maschi omosessuali hanno un andamento simile a quello delle femmine eterosessuali e quindi superiori ai maschi eterosessuali in test femminili (fluidità verbale). Infine, femmine omosessuali, nel test che misura la fluidità verbale, raggiungono risultati più simili ai maschi che alle femmine eterosessuali. perché?
Alcuni sostengono che le differenze comportamentali riflettono differenze di organizzazione dei circuiti cerebrali, geneticamente fondate.
E' indubbio che esistono delle differenze tra il cervello maschile e quello femminile. Le più rilevanti e documentate riguardano il corpo calloso e le aree del linguaggio.
Il corpo calloso, che rappresenta la interconnessione tra i due emisferi cerebrali, nella donna è molto più sviluppato, il che vuol dire che il cervello femminile lavora in modo più globale. Così, è frequente trovare nel cervello femminile una rappresentazione bilaterale delle aree del linguaggio invece che monolaterale come avviene nel cervello maschile. Alcuni studiosi, come Simon LeVay, hanno trovato una differenza tra maschi eterosessuali e omosessuali in un nucleo ipotalamico legato all'orientamento sessuale: le dimensioni di questo nucleo nei maschi omosessuali sarebbero simili a quello delle femmine.
Le ragioni di queste differenze starebbero nell'azione degli ormoni nel grembo materno: un eccesso di androgeni favorirebbe l'omosessualità. Ma questo è un punto controverso, non confermato da altri studi. Insomma, la realtà umana fa fatica ad essere catturata da schemi troppo rigidi. Anche perché: come conciliare la grandezza matematica di Isaac Newton con la sua unica grande passione amorosa, quella per il giovane collega svizzero Fatio de Duillier? (f. b.)