venerdì 24 settembre 2004

gli adolescenti

Repubblica 24.9.04
LA RICERCA
Il comportamento sessuale secondo gli andrologi
Teenager senza tabù prima volta a 16 anni

TRIESTE - Fanno sesso per la prima volta a 16 anni, in due casi su tre con una partner fissa; sono molto informati sulle malattie sessualmente tramissibili, ma più della metà non usa mai un contraccettivo; quasi un terzo è già stato colpito da malattie genitali. E per l´80% parlare di sesso in famiglia è ancora tabù.
È questa la fotografia sui comportamenti sessuali degli adolescenti italiani emersa da due progetti presentati ieri al XXI Congresso Nazionale della Società Italiana di Andrologia in corso a Trieste. I progetti, svolti uno in Lombardia e l´altro tra Sicilia, Umbria, Toscana e Liguria, hanno coinvolto circa mille studenti delle scuole medie superiori. Da interviste, questionari e incontri è emerso che il 36,64% del campione non ha mai avuto rapporti sessuali, mentre ha già avuto rapporti il 30,52% dei giovani tra i 15 e i 17 anni e il 66,67% di quelli fra i 19 e i 21. Usa il preservativo solo il 39,64 degli intervistati, nonostante il 99,78% ritenga molto importante avere rapporti protetti. Circa il 30% del campione soffre di malattie genitali, legate spesso, secondo gli esperti, a stili di vita sbagliati. La sessualità rimane un argomento difficile da affrontare sia con la partner (il 55% non ne parla), sia in famiglia: solo il 19,86% dei ragazzi parla liberamente di sesso coi i genitori.

La Stampa 24 Settembre 2004
L’ALLARME DAL CONGRESSO DEGLI ANDROLOGI A TRIESTE
Prima volta a 16 anni
e senza precauzioni
Un adolescente su tre ha un disturbo sessuale e spesso non lo sa
E’ boom delle malattie infettive. «I giovani sono poco informati»

ROMA. La maggioranza dei giovani non usa mai i contraccettivi. A 16 anni i ragazzi hanno il primo rapporto, ma poi non si sentono all'altezza della situazione, anche perchè di sesso sanno poco. E un adolescente su tre ha una patologia genitale. L’allarme parte dal XXI congresso nazionale di andrologia, in corso a Trieste.
Varicocele nei giovanissimi, malattie sessualmente trasmesse e disfunzione erettile già tra i 18 e i 20 anni. Sono alcuni dei risultati di due progetti pilota di informazione, prevenzione e diagnosi precoce: andrologi e psicologi psicoterapeuti hanno incontrato, intervistato e visitato studenti nelle scuole medie superiori di cinque regioni.
La presenza di malattie andrologiche nel campione di ragazzi dei due progetti pilota risulta superiore al 30 per cento. Nella fascia di età dei diciottenni, il dato è ancora più elevato: 33,8 per cento. La patologia del varicocele (dilatazione delle vene del testicolo che produce una riduzione della qualità del liquido spermale) è risultata presente nel 24,6 per cento del campione, con un aumento del 6-8 per cento rispetto ai dati finora in possesso degli specialisti.
Il problema del deficit erettile è in aumento ed è presente nei 17-18enni: nel 2,4 per cento dei ragazzi esaminati e nel 5,1 per cento di quelli che hanno avuto almeno un rapporto sessuale. Le malattie sessualmente trasmessibili fanno la loro precoce comparsa: nel 3,8 per cento dei ragazzi che ha avuto almeno un rapporto sessuale. «I disturbi e le malattie genitali e sessuali negli adolescenti sono presenti in quantità allarmante - commenta il professor Edoardo Austoni, presidente della Società italiana di antrodologia -, ma è bene ricordare che potranno essere in buona misura curati subito, oppure una volta raggiunta la maturità».
Quali sono i comportamenti sessuali dei più giovani? L'età media del primo rapporto è di 16 anni. La maggioranza assoluta dei ragazzi non usa mai il contraccettivo. Gli adolescenti si dicono molto informati sui metodi contraccettivi (per il 91% si dichiarano molto o mediamente informati), ma di fatto vi ricorrono poco: il 54 per cento non usa affatto metodi contraccettivi, in base ai risultati di uno dei due progetti, il 57 per cento secondo i dati dell'altro.
Incoerenza anche sulle malattie sessualmente trasmissibili: l’89 per cento si dichiara informato e il 99 per cento ritiene importante avere rapporti protetti, ma solo il 34 per cento utilizza il preservativo. Molti ragazzi si sentono abbandonati a se stessi. Nè la famiglia, né le istituzioni sono in grado di fornigli quelle informazione fondamentali sulla salute e la vita sessuale e i ragazzi spesso finiscono per cercare disperatamente informazioni navigando su internet. Quasi la metà, infine, lamenta disfunzione erettile.