lunedì 8 novembre 2004

Gianrico Carofiglio

Repubblica 8.11.04
Parla Gianrico Carofiglio
"I miei giudici gente piena di dubbi"
E il suo terzo romanzo finirà sul grande schermo

BARI - Gianrico Carofiglio, classe 1961, è sostituto procuratore antimafia a Bari. Alto come un pivot, è cintura nera di karate quarto dan. Sposato, due figli, spiega che la passione per la scrittura è nata da ragazzino, ma solo quando è arrivato alla soglia dei quarant´anni ha deciso che era il momento di mettersi alla prova. «Dopo un´estate da dimenticare ho capito che dovevo sedermi e scrivere la storia che avevo in testa. Così ho scritto Testimone inconsapevole. Nove mesi, per chi ama le metafore. Ho inviato il manoscritto a vari editori, mi ha risposto Elvira Sellerio. Il libro è andato benissimo, ma non pensavo di farne un seguito. Me lo ha chiesto espressamente la signora Sellerio, con un tono che non lasciava alternative: gentile ma fermo, molto siciliano... Noi arrestiamo per estorsione per molto meno».
Lei firma la sceneggiatura dei film con Francesco Piccolo e Domenico Starnone.
«Ero curioso di capire come si scrive per la tv, e volevo imparare una cosa nuova. La costruzione della storia, quando penso a un libro, è visiva: immagino le scene e monto il "mio" film, come fanno i lettori».
Perché un avvocato come protagonista?
«Per cambiare. Quello dei tribunali è un ambiente che conosco bene, avrei dovuto scrivere ancora di un magistrato? Che noia».
I giudici, nei suoi romanzi, non fanno una gran figura: salva solo la pm, che ricorda Ilda Boccassini.
«La pm Mantovani è un´idealista, una donna determinata nel lavoro ma con una sua fragilità, una persona complessa. Piace molto anche a me. Ma non è vero che li tratto male. Vede, il magistrato deve avere doti che normalmente uno non immagina: la fantasia, prima di tutto. E poi deve nutrire dubbi».
Carofiglio, i suoi dubbi, li riversa nelle pagine dei libri; mentre pensa alla terza avventura dell´avvocato Guerrieri, l´ultimo romanzo Il passato è una terra straniera (Rizzoli), diventerà un film per il cinema. Lo annuncia con un certo orgoglio: «Sarà una grande coproduzione internazionale, non posso dire di più».
(s. f.)