Il videogame diventa "terapeutico"
di PAOLA FONTANA
Sui videogiochi è stato detto di tutto e di più. Ma nessuno, fino ad oggi, aveva mai attribuito loro proprietà terapeutiche, quasi fossero una medicina. A farlo, ci ha pensato Mark Baldwin un professore del dipartimento di psicologia della McGill University di Montreal, in Canada, convinto che alcuni giochi possano curare i disturbi legati all’autostima. Ecco allora che Baldwin e la sua equipe hanno creato e testato alcuni giochi per computer specificatamente concepiti per aiutare le persone a piacersi e quindi ad accettarsi di più. Provare per credere: tali giochi si trovano online sul sito www.selfesteemgames .mcgill.ca.
Quasi tutti questi programmi si basano sull'individuazione di immagini positive e sorridenti, e sull'associazione di se stessi con i messaggi incoraggianti. EyeSpy: The Matrix, per esempio, invita a individuare il volto che sorride in un gruppo di 15 faccine arrabbiate: lo scopo è di indurre il giocatore a cercare sempre informazioni positive e trascurare quelle negative. Wham!, invece, chiaramente ispirato alla teoria di Pavlov sui riflessi condizionati, chiede di fornire il proprio nome e data di nascita, e poi di cliccare su una serie di nomi e date che appaiono sullo schermo. Quando si clicca sul proprio nome, appare una faccia sorridente mentre, quando si clicca sulle altre, un volto scontento. Senza volerlo, questa attività genera un’attitudine positiva nei confronti di se stessi. Grow Your Chi!, Infine, presenta un cielo azzurro su cui scorrono varie nuvolette, ognuna delle quali contiene un nome o una faccia. Il gioco consiste nel cliccare il più velocemente possibile sui volti sorridenti, quando compaiono. Per ogni cliccata giusta si guadagnano dei punti che, sommandosi, diventano l'indice della propria soddisfazione personale.
Baldwin non pretende di curare ogni forma di depressione con questi videogame, però, negli esperimenti compiuti con i suoi colleghi e pubblicati da importanti riviste di settore tipo Journal of Social and Clinical Psychology e Psychological Science, ha provato che l'autostima dei partecipanti aumenta davvero col tempo passato a giocare.
Sull’utilità dei videogiochi ci sono anche altre novità. Sembra infatti che alcune tipologie di gioco siano diventate l’ultima frontiera nel tranining professionale. I "giochi seri" che simulano di tutto, dal pilotare un jet a gestire un negoziato per la liberazione di ostaggi, sono impiegati infatti per addestrare quei professionisti che non possono permettersi di commettere errori sul lavoro. I vigili del fuoco possono usare "HazMat:Hotzone", www.etc.cmu.edu/projects/hazmat, per esercitarsi su come reagire in caso di un attentato con armi chimiche, mentre il sito Forex Trader, www.inusa.com/tour/forex.htm, è quanto di meglio per imparare tutto sulla circolazione di valute.
(fonti: Reuters; www.sciencedaily.com)