domenica 19 dicembre 2004

violenza e impotenza

ricevuto da Carlo Patrignani

IL QUOTIANO DI CALABRIA sabato 18 dicembre
«Chi usa violenza è un impotente
non un ipersessuato»

Roma - «Chi usa violenza odia le donne, non è un ipersessuale con più ormoni di altri e per questo da castrare come sostenuto da certi ambienti politici: è un impotente che odia la donna, il diverso da sè, al quale non sa attivamente rapportarsi», spiega lo psichiatra e psicoterapeuta Martino Riggio. «C'è da lavorare ancora molto, nonostante il femminismo, per giungere ad una società che riconosca la donna come persona umana e non come un oggetto», sostiene la scrittrice Lidia Ravera. Dunque, violentare la donna non è sessualità? «Mi pare ovvio - risponde Riggio - la sessualità non è violenza e sopraffazione ma attività di rapporto con un essere umano che percepisco, sento e vedo diverso da me: sessualità è attività di conoscenza e comprensione dell'altro». Quando si arriva alla violenza, sopraffazione, prevaricazione, è perché "si odia e non si ama l'altro perché non c'è sessualità ma annullamento dell'altro - precisa Riggio - che proprio perché diverso suscita un movimento che non si riesce a contenere, una diversità che appunto non si sopporta».